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Due robot al servizio dei clienti: la novità tecnologica. La prima in Italia

La tecnologia applicata alla ristorazione e alle attività di ricettività turistica in un percorso in continua evoluzione, laddove la macchina (il robot) e l’uomo viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda.

L’uomo e la macchina insieme, per offrire un servizio migliore, senza perdere di vista quelle che devono essere le caratteristiche legate all’accoglienza e alla cura del cliente.
Si aprono decisamente frontiere nuove nel campo dell’accoglienza turistica e delle varie attività di ristorazione grazie anche a delle intuizioni, già sperimentate con successo, da Franco Speca.

Imprenditore del settore turistico di Tortoreto e impegnato nello sviluppare robot e protocolli di applicazione in un settore che sta progressivamente cambiando pelle.
“Il robot non sostituisce l’uomo”, sottolinea Franco Speca. “ La macchina senza l’uomo, in questo ambito, non è nulla.
I robot all’interno della ristorazione e del servizio di hotellerie, o impegnati nelle pulizie, rappresentano parte integrante del lavoro. Uno sviluppo delle tecniche in ambito alberghiero, che però deve sempre essere seguito dall’uomo, con la sua intelligenza, la sua manualità e la tecnica”.

Gli aspetti fondanti di un percorso di studio e di applicazione pratica di protocolli di lavoro, attraverso le macchina, rendono necessarie alcune importanti considerazioni.
Il robot non sostituisce l’uomo nel lavoro, ma lo supporta e consente a chi si occupa di ristorazione e di accoglienza di curare il cliente in tutti i dettagli.

E in un contesto nel quale la manodopera qualificata è sempre merce rara, il settore non può prescindere da un supporto funzionale legato alla robotica, in tutte le sue sfaccettature.

“Di recente”, sottolinea Franco Speca, “ abbiamo montato e installato il primo robot interattivo a Siracusa, nella cittadina che ha dato i natali ad Archimede. Un robot che prende l’ascensore, va in camera da letto e parla al telefono con il cliente e poi torna indietro, il tutto grazie allo staff di Fabicus. E’ il primo in Italia e gli scenari sono destinati a cambiare, e in meglio, in beve tempo”.
L’assistenza al cliente. Non si tratta, certo, di sostituire la macchina all’uomo, ma di offrire un servizio di qualità maggiore.

È l’Unahotels One Siracusa a fare da apripista nel progetto di Gruppo UNA di fare ricorso alla tecnologia più sofisticata e in particolare ai robot per ottimizzare l’efficienza e la qualità del servizio nelle sue strutture. L’operazione è frutto della partnership con Keenon, azienda specializzata in tecnologie avanzate e intelligenza artificiale, e coinvolgerà presto altre strutture della catena alberghiera. E’ su hoteldomani.it arriva la conferma di un percorso che, progressivamente, sta prendendo piede.

La presenza di robot in hotel non è una novità. Fa notizia però che sia una grande compagnia italiana a introdurli nei suoi alberghi. L’hotel siciliano è infatti il primo in Italia e il terzo in Europa ad implementare i propri servizi con soluzioni intelligenti di consegna senza equipaggio studiate da Keenon.

I due robot “reclutati” per l’Unahotels One Siracusa sono il Dinerbot T5 e il Butlerbot W3. Il primo, da tutti battezzato Lola, svolge il ruolo di runner all’interno dell’Akademia Ristorante. L’obiettivo è fornire un supporto al cameriere che ha così più tempo per relazionarsi con la clientela in modo più presente, personalizzato ed efficace.

Leonard è invece il nome assegnato a Butlerbot W3, utilizzato a supporto del room service dell’hotel siciliano per garantire lo svolgimento del servizio in modo rapido ed efficiente. L’intelligenza artificiale di cui è dotato, dopo essere stata settata, permette al robot di percorrere i corridoi dell’albergo, di chiamare l’ascensore autonomamente e arrivare in camera. Grazie all’elevato sviluppo tecnologico implementato all’interno dell’hotel, il robot può avvisare l’ospite con una chiamata in camera o un messaggio sul telefono e avvisare il personale in reception qualora ci fossero ulteriori necessità.

 

“La professionalità dei ragazzi che lavorano nel settore, che in precedenza erano considerati dei semplici portantini, attraverso la collaborazione del robot, si trasformano in veri e propri consulenti della sala da pranzo”, aggiunge l’imprenditore.
Fanno la prima accoglienza al cliente, gli propongono aperitivi, fanno assaggiare l’olio locale, ne spiegano le caratteristiche. Viene illustrato il menù, i piatti proposti e poi viene generato un feedback per capire il grado di soddisfazione del cliente. Il robot elabora tutte le informazioni e poi espleta il suo servizio”.

La robotica applicata al settore, senza ombra di dubbio, diventa un fattore di forza per l’accoglienza con ricadute importanti, anche sul piano degli investimenti fatti dagli imprenditori.