Nel testo che andrà domani in Aula alla Camera ci sono novità molto importanti, confluite in misure molto attese dal territorio. C’è, innanzitutto, il rifinanziamento della ricostruzione pubblica, con un nuovo stanziamento di 1,7 miliardi di euro, e viene introdotto il Contratto Istituzionale di Sviluppo per il sostegno alle attività economiche voluto dal premier, Giuseppe Conte, con una dotazione di 160 milioni di euro.
Migliorano le norme e la dotazione finanziaria per la stabilizzazione dei precari che lavorano nella ricostruzione, e viene finanziato fino al 2022 il superbonus, maggiorato nei tetti di spesa, da utilizzare per la ricostruzione degli immobili inagibili in alternativa al contributo di ricostruzione. Manca la proroga di alcuni termini che scadono a fine anno, come le agevolazioni sulle bollette e l’esenzione Irpef sugli immobili inagibili, ma siamo fiduciosi che vi si provvederà con il Decreto Milleproroghe di fine anno”. Lo ha dichiarato il Commissario straordinario alla ricostruzione del Centro Italia post sisma 2016, Giovanni Legnini, commentando il testo della Legge di Bilancio approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, e che sarà domani all’esame dell’Aula di Montecitorio, ringraziando in particolare il presidente della Commissione, Fabio Melilli, ed il ministro della Coesione, Bernardo Provenzano, per il suo contributo all’attivazione del Contratto di Sviluppo.
La Legge, innanzitutto, provvede allo stanziamento di altri 1,7 miliardi di euro nel triennio a favore della contabilità speciale del Commissario per il finanziamento della ricostruzione pubblica. I fondi assegnati inizialmente, pari a 2,4 miliardi di euro, sono infatti quasi interamente assorbiti dal finanziamento del primo elenco delle opere pubbliche, delle chiese e delle scuole in corso di realizzazione. Il Contratto Istituzionale di Sviluppo è uno strumento voluto dal presidente del Consiglio per il coordinamento strategico e l’attuazione integrata degli interventi per favorire lo sviluppo economico nel cratere e si avvale di una dotazione iniziale di 160 milioni di euro, 100 messi a disposizione dal Ministero per la Coesione territoriale e altri 60 con le risorse del Commissario. Oltre a questi fondi, la Legge di Bilancio ne stanzia altri 60 per sostenere la creazione ed il potenziamento dei centri di ricerca e di trasferimento tecnologico e il miglioramento dell’offerta formativa delle Università presenti nell’area colpita dal sisma 2016.
La Legge di Bilancio 2021 interviene nuovamente sulla dotazione del personale occupato nella ricostruzione, prevedendo meccanismi e requisiti più flessibili per la stabilizzazione del personale assunto a tempio determinato nei Comuni e negli Uffici Speciali per la Ricostruzione delle quattro regioni interessate. Molto importante ed attesa è la decisione di rifinanziare, fino al giugno del 2022, il superbonus fiscale del 110%, maggiorato del 50% nei tetti della spesa ammissibile, introdotto in via sperimentale già quest’anno, e che può essere utilizzato in alternativa al contributo pubblico per la ricostruzione degli immobili resi inagibili dal sisma.
Tra le misure previste dalla Legge c’è anche l’esplicita possibilità di cumulare i bonus con il contributo di ricostruzione anche nei territori colpiti dal sisma 2009. Una prossima Ordinanza del Commissario, in via di definizione in queste ore, disciplinerà inoltre le modalità per la fruizione delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie, compresi i superbonus ordinari, in aggiunta al contributo di ricostruzione. Alcune proroghe necessarie sono state già inserite nel testo della Legge di Bilancio, come quella per la sospensione delle rate dei mutui prima casa e la norma che sospende l’IMU per gli immobili inagibili per tutto il 2021.
Ne mancano tuttavia alcune, molto attese, come quella per le agevolazioni sulle bollette di luce e gas per gli immobili ancora inagibili, l’esenzione del reddito degli immobili inagibili ai fini Irpef e ai fini della determinazione del reddito Isee. “Il complesso di queste misure e di quelle varate nei mesi scorsi, oltre alla concreta prospettiva di utilizzare risorse importanti con il Recovery Plan, delinea – ha detto il Commissario Legnini – un quadro nuovo e molto favorevole degli strumenti a disposizione della ricostruzione. Con le Ordinanze commissariali che hanno radicalmente innovato le procedure della ricostruzione pubblica e privata, nel 2021 si potrà rafforzare la svolta già impressa a questo processo e, finalmente, creare anche le condizioni per la ricostruzione del tessuto economico, produttivo e sociale dei territori colpiti dal sisma”.