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Covid19, Marsilio: tra 10 giorni tutti in zona rossa

“Non faccio polemica anche perché non pretendo di saperne di più del Comitato Tecnico Scientifico, dell’Istituto Superiore di Sanità: potrei mettermi qui a discutere del fatto che ci sono almeno quattro o cinque regioni che hanno un indice RT superiore alla nostra regione o un indice anche di occupazione dei posti letto, piuttosto che di incidenza sulla popolazione residente che si trovano in zona gialla.

 

Ma non è questo il tema: io temo che avendo di fatto accumulato questo ritardo di 4-5 mesi e non avendoci messo nelle condizioni di poter reggere l’urto fra 10 o 15 giorni questo tema della giallo arancione sarà superato perché saremo tutti in zona rossa”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio alla trasmissione tv Oggi e’ un altro giorno” su Rai1. “Respingo l’idea che le Regioni abbiano fatto confusione o abbiano lavorato contro il Governo perché non è vero”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio durante la trasmissione tv Oggi e’ un altro giorno” su Rai1.

 

Marsilio ha proseguito ribadendo che “Tutte le regioni, comprese quelle che sostengono il governo, hanno condiviso sempre in tutti questi i mesi le soluzioni da proporre al Governo: purtroppo se però quando il Governo consulta le Regioni, e lo facciamo frequentemente anche troppo per certi versi, e unanimemente, da nord a sud da est a ovest da destra a sinistra, presentano delle richieste, delle proposte e delle soluzioni e 3 volte su 4 il governo fa altro e prende decisioni diverse, a volte completamente contrarie a quelle proposte dalle regioni…se  questo è il principio di leale collaborazione… anche durante le ultime occasioni.

Dopodiché il governo ha la legittimità, il potere e l’autorità di decidere: decide, bene, e se ne  assume la responsabilità. Perché poi il giorno dopo il Governo si assume la sua responsabilità, fa delle scelte rispetto alle quali le regioni avevano idee diverse e poi qualcuno cerca di scaricare la responsabilità sulle Regioni… questo é un gioco al quale non sto”.

 

Silvio Paolucci. Leggo con sconcerto le dichiarazioni di Marsilio circa l’imminenza di una zona rossa generalizzata: non si governa una Regione durante una pandemia con comunicati stampa estremi o, peggio, scaricando le responsabilità sugli altri, quando in 8 mesi di Covid la grande assente in Abruzzo è stata l’Amministrazione Regionale sul fronte sanitario e non solo quello”, duro il commento del capogruppo Pd Silvio Paolucci sulle dichiarazioni rilasciate oggi dal Presidente Marsilio circa la situazione alla trasmissione tv “Oggi è un altro giorno” su Rai1.

“L’unica iniziativa di questo governo regionale è stata l’ospedale Covid a Pescara – rimarca – Dal territorio la Regione è completamente scomparsa e lo testimonia lo stato dei servizi territoriali, l’inadempiente tracciamento, i ritardi nella comunicazione dei dati a Ministero e ISS, le mancate assunzioni e anche approntamento dei posti letto, la produzione di intenzioni a cui non ha fatto riscontro un fatto concreto, nonostante le risorse ci fossero. La pressione sui nostri presidi deriva dalla totale assenza di misure e azioni sul territorio che questo Governo regionale colpevolmente non ha portato avanti. La governance in emergenza non si fa con le chiacchiere e i comunicati, ma con il lavoro quotidiano per adeguare la capacità della risposta sanitaria all’aggressività del virus: è la mancanza di azioni concrete ciò che sta mandando in tilt i nostri ospedali. È rischioso parlare di ritardi altrui, invocando restrizioni maggiori, quando la Regione non è riuscita a spendere nemmeno i soldi delle donazioni alla Protezione civile. La delibera che ci hanno presentato 40 giorni fa, mai realizzata, ormai è superata, tant’è vero che le Asl vanno per conto loro e in direzioni disordinate, riconvertendo in covid presidi e reparti neanche ricompresi nella programmazione regionale, a dimostrazione della totale assenza di governance. Per non parlare dei vaccini per l’influenza, la prossima settimana ne  verranno consegnate solo alcune decine di dosi per medico, costringendoli a dire tanti no alle migliaia di pazienti fragili di questa Regione. Scenda in campo Marsilio, è ora”.