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Covid, l’Abruzzo non rischia la zona gialla. Marsilio: ecco cosa è successo

“E’ vero che l’attenzione deve rimanere alta perché il virus c’è ancora e sta circolando, ma l’Abruzzo non è assolutamente entrato in zona gialla”.

 

Così il presidente della Regione Marco Marsilio esclude imminenti ‘cambi di colore’, intervenendo a proposito delle voci che stanno circolando nelle ultime ore, frutto dell’errata interpretazione della mappa a colori dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. “Sta circolando nelle ultime ore la voce che la nostra regione sia rientrata in zona gialla a causa del numero dei contagi in salita.

 

Si tratta di una notizia non vera – scrive su Facebook Marsilio – che si è diffusa per una cattiva interpretazione dei dati del Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie che ogni 15 giorni diffonde la mappa aggiornata sul rischio nelle varie regioni degli Stati Europei. Quest’ultimo, nel suo monitoraggio, ha parlato di ‘dati da zona gialla’, ma si tratta di una classificazione che non ha nulla a che vedere con quella che stabilisce le restrizioni che ormai conosciamo bene”.

 

Secondo i parametri stabiliti dal Governo italiano, una regione per passare in zona gialla deve avere un tasso di occupazione dei posti letto superiore al 10% per le terapie intensive e al 15% per l’area non critica e, contestualmente, un’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti superiore a 50. L’Abruzzo, al momento, in base ai dati contenuti nel bollettino di ieri, ha un’incidenza che sfiora quota 50, ma presenta una situazione non preoccupante sul fronte ricoveri: 3% per le terapie intensive e 5% per l’area medica, valori lontani dalle soglie da zona gialla.