E’ quanto emerge da un approfondimento condotto dal Referente sanitario regionale per le emergenze, Alberto Albani, che ha illustrato gli esiti dello studio nel corso dell’Unità di crisi regionale che si è svolta oggi. In particolare, negli ultimi tre mesi in Abruzzo i decessi sono stati 171: 119 riguardano persone over 74, 35 sono relativi a persone di età compresa tra 65 e 74, 15 nella fascia di età 45-64, due nella fascia 21-44; nessun decesso è stato registrato tra persone di età compresa tra zero e 20 anni. L’età media dei deceduti è di 79,36 anni.
Del totale dei decessi, ben 78 casi, pari al 46%, hanno riguardato persone non vaccinate – l’incidenza è altissima se si considera che i soggetti senza neppure una dose sono una quota assolutamente minoritaria -, quattro (2%) hanno riguardato persone con una sola dose, 62 (36%) hanno riguardato persone con due dosi da più di cinque mesi, undici (6%) hanno riguardato persone con due dosi da meno di cinque mesi e 16 (9%) hanno riguardato pazienti con tre dosi.
“Dall’analisi di questi dati – commenta Albani – si evince, in modo evidentissimo ed inoppugnabile, che coloro che si sono sottoposti a ciclo vaccinale completo, con due dosi da meno di cinque mesi o con tre dosi, sono protetti dal rischio di morte in modo di gran lunga superiore ai non vaccinati o ai parzialmente vaccinati. L’auspicio è che questi dati fungano ulteriormente da stimolo a tutti coloro che sono ancora scettici o incerti sui vaccini”.