E’ quanto emerge da un approfondimento condotto dal Referente sanitario regionale per le emergenze, Alberto Albani. L’assenza di copertura vaccinale pesa soprattutto nella fascia 45-64 anni: su 18 morti, 15 non erano vaccinati, uno aveva una dose e solo due persone, con altre patologie, avevano due dosi da meno di cinque mesi.
In particolare, negli ultimi tre mesi in Abruzzo i decessi sono stati 216: 153 riguardano persone over 74, 43 sono relativi a persone di età compresa tra 65 e 74, 18 nella fascia di età 45-64, due, una persona non vaccinata e una con due dosi da più di cinque mesi ed altre patologie, nella fascia 21-44.
Del totale dei decessi, ben 101 casi, pari al 46,8%, hanno riguardato persone non vaccinate, l’incidenza è altissima se si considera che i soggetti senza neppure una dose sono una quota assolutamente minoritaria, cinque (2,3%) hanno riguardato persone con una sola dose, 76 (35,2%) hanno riguardato persone con due dosi da più di cinque mesi, undici (5,1%) hanno riguardato persone con due dosi da meno di cinque mesi e 23
(10,6%) hanno riguardato pazienti con tre dosi.
“Dall’analisi di questi dati – commenta Albani – si evince, in modo evidentissimo ed inoppugnabile, che coloro che si sono sottoposti a ciclo vaccinale completo sono protetti dal rischio di morte in modo di gran lunga superiore ai non vaccinati o ai parzialmente vaccinati. L’auspicio è che questi dati fungano ulteriormente da stimolo a tutti coloro che sono ancora scettici o incerti sui vaccini”.