Abruzzo. Alla luce dei dati odierni, in Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto sale al 9% per le terapie intensive ed è fermo al 10% per l’area non critica, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%.
L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti continua a salire e arriva a 250 (soglia limite 50), registrando il valore più alto degli ultimi dieci mesi e, in particolare, dalla fine di febbraio.
A livello territoriale, i numeri più alti sono ora quelli della provincia di Pescara che, in rapido peggioramento, supera quella di Teramo: l’incidenza settimanale schizza a 270; il solo capoluogo adriatico ha un’incidenza pari a 269. Segue il Teramano, con 267. Poi ci sono il Chietino (224) e l’Aquilano (223).
L’ultima volta che l’incidenza dei contagi ha raggiunto valori analoghi a quelli attuali, i ricoveri erano tra le cinque e le sette volte superiori a quelli odierni. Per quanto riguarda i decessi, nell’ultima settimana sono stati 15, negli stessi sette giorni del 2020 furono una sessantina. Gli attuali valori di incidenza con i parametri in vigore fino alla primavera scorsa avrebbero imposto la zona rossa per tutte quelle aree con un dato superiore a 250.