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Abruzzo

Coronavirus Abruzzo, nessuna modifica delle prescrizioni. Gli spostamenti fuori Comune restano vietati

“L’ordinanza firmata ieri dal presidente Marco Marsilio (la numero 29, ndr) non ha affatto allentato le prescrizioni sul distanziamento sociale in Abruzzo, ma ha semplicemente uniformato la normativa regionale a quella nazionale, che dalla prima ordinanza regionale dello scorso 8 marzo, era stata nel frattempo modificata”.

 

Lo precisa l’assessore alla salute, Nicoletta Verì, chiarendo alcuni aspetti del nuovo provvedimento che è andato a modificare gli obblighi per chi fa ingresso sul territorio regionale.

“Poiché a oggi – continua l’assessore – tutto il territorio italiano è sottoposto alle stesse prescrizioni restrittive, non era più corretto sottoporre all’obbligo dell’isolamento domiciliare coloro che provenivano dalle prime province del nord inserite in ‘zona rossa’ dal Governo. Di qui le modifiche che prevedono in ogni caso l’obbligo di registrarsi al portale regionale o di comunicare l’ingresso in Abruzzo ai servizi di sanità pubblica delle Asl dei luoghi di destinazione, che valuteranno la necessità o meno di applicare misure di sorveglianza sanitaria”.

L’assessore alla salute ricorda, però, che attualmente gli spostamenti sono consentiti solo per motivi comprovati di lavoro, di salute o per la necessità, a esempio, di acquisto di beni essenziali.

“Sono assolutamente vietati tutti gli altri spostamenti – aggiunge – sia verso le case di vacanza, sia quelli verso Comuni diversi da quello in cui ci si trova, anche se nel centro di destinazione si ha la residenza anagrafica. Non è quindi consentito muoversi da un Comune all’altro, se non nei casi specificati dalla normativa e solo muniti di autocertificazione”.

“Voglio sottolineare ancora una volta – conclude la Verì – di comprendere perfettamente il sacrificio che tutti noi siamo stati chiamati a compiere, soprattutto in una settimana di festa come questa. Ma è uno sforzo indispensabile per combattere questa terribile pandemia e uscire, al più presto, dall’emergenza”.