“Il mondo vitivinicolo abruzzese subisce incomprensibili tensioni, scontri e rinvii dell’appuntamento elettorale tanto da creare un clima ostile all’interno dell’assemblea dei soci chiamata a nominare il nuovo consiglio di amministrazione”, sottolinea Imprudente.
“Ho tentato in più momenti, da aprile scorso, di far comprendere l’importanza di una scelta empatica ed unitaria che potesse compattare i vari rappresentanti e le varie istanze del settore, ma non si è pervenuti ad alcuna condivisione di intenti, anzi si sono acuite le contrapposizioni.
“Il 5 settembre scorso abbiamo assistito ancora una volta ad un rinvio, portando strascichi ancora più pesanti, mentre il mercato del vino, con la vendemmia in corso, patisce pesantemente i contraccolpi sul prezzo di vendita del prodotto fortemente in ribasso. Soprattutto in questo delicato e critico momento storico tale stallo non è più sostenibile, il settore non può permettersi questa inspiegabile impasse.
Chiedo con forza, per quanto non direttamente coinvolto come Regione Abruzzo, di porre fine a litigi, contrasti e discussioni all’interno del Consorzio di tutela dei vini d’Abruzzo, invito i produttori ad un confronto, serrato e finanche duro ma con l’obiettivo di trovare una sintesi ed un accordo: il sistema vitivinicolo abruzzese non può più aspettare, ha bisogno di lavorare con serenità; la qualità, le energie e le competenze ci sono tutte, non buttiamole alle ortiche”.