Consorzi di bonifica. Imprudente replica a Pepe: dalla riforma risparmi consistenti

Abruzzo. “Tra gli altri aspetti positivi, la riforma dei Consorzi di Bonifica produrrà un risparmio annuo sui costi delle governance di almeno 170 mila euro, passando dagli attuali 420 a circa 240 e dando ovviamente la facoltà alle singole realtà di abbassarli ulteriormente”.

 

Lo dice il Vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, a proposito della riforma del comparto, da lui promossa, che sta per approdare in discussione. Nei giorni scorsi, insieme al Direttore del Dipartimento Elena Sico, Imprudente ha firmato una nota, indirizzata ai Consorzi, con cui invita, nelle more dell’approvazione della legge, a limitarsi all’ordinaria amministrazione e a revocare le procedure elettorali, dove indette.

 

 

Il Vicepresidente replica anche alle critiche mosse dall’attuale consigliere del Pd, Dino Pepe: “Sembra smemorato e anche in grado di non comprendere. L’ex assessore all’Agricoltura – dice Imprudente – ha completamento dimenticato di aver costituito, all’interno del Dipartimento Agricoltura, un gruppo di lavoro proprio per modificare la legge sui Consorzi, che non ha mai visto la luce. Il suo progetto, dal quale siamo partiti, era uno scarno documento, una proposta di intenti, non una vera e propria riforma, a parte l’accentramento delle funzioni a livello regionale che abbiamo condiviso, ma ampliandolo notevolmente”.

 

 

“Modernizzare la governance dei Consorzi – argomenta Imprudente – non è solo cambiare la denominazione degli organi, ma è assolutamente necessario per dare anche un senso di efficienza e modernità a questi importanti enti. Con la proposta, che inizia il suo iter partendo dalle Commissioni, cambiano i paradigmi della gestione. Si introduce la separazione delle funzioni tra gli organi di indirizzo e la struttura esecutiva di gestione, si avvia la transizione dalla contabilità finanziaria a quella economica e patrimoniale e si introduce il controllo di gestione in modo da responsabilizzare gli amministratori e la struttura manageriale orientandoli al raggiungimento degli obbiettivi. E’ previsto un ampliamento delle competenze per consentire ai Consorzi di svolgere il prezioso compito di intervenire in caso di calamità naturali per ripristinare immediatamente i danni alle infrastrutture civili e per intervenire per opere di difesa idraulica e regimazione dei corsi d’acqua, funzioni su cui ora i consorzi non hanno competenza. In sostanza è contemplata la possibilità di agire al fianco della Protezione civile. E’ prevista una innovativa funzione come quella di rendere fruibili a scopi culturali e turistici le numerosissime infrastrutture di bonifica per le visite d’interesse storico, archeologico, monumentale, culturale, paesaggistico e ambientale al fine di una valorizzazione compiuta del territorio abruzzese”.

 

 

“Gli interventi sulla governance – conclude Imprudente – sono significativi, avendo introdotto per legge la sfiducia costruttiva, il tempo determinato per le assunzioni dei dirigenti, l’obbligo stringente sulla trasparenza, imparzialità e buona amministrazione. I revisori dei conti passano da 3 ad 1, il consiglio da 12 a 10 componenti e il comitato amministrativo da 5 a 3. L’intervento normativo interviene anche sui costi della governance; i colleghi della minoranza non hanno letto con attenzione il nostro testo di legge. Razionalizzeremo, ridurremo e renderemo trasparenti i costi degli organi introducendo parametri oggettivi ed uguali per tutti i consorzi applicando le regole stabilite dalla Conferenza Stato-Regioni e parametri certi e misurabili. A tale proposito Pepe dovrebbe spiegare come mai non si sia accorto che nonostante riferimenti normativi teoricamente uguali due commissari di Consorzi di bonifica, nominati durante il suo mandato, pur partendo dallo stesso parametro percepiscono emolumenti nettamente diversi.”?

 

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