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Concessioni demaniali, assemblea dei balneari in Abruzzo: “Chiediamo al Governo di mantenere gli impegni”

Pescara. Lunedì 16 gennaio si terrà a Pescara alle 10, nella sede Confcommercio di via Aldo Moro 1/3, un’assemblea regionale della Sib (Sindacato italiano balneari) Abruzzo per affrontare la delicata e controversia questione della Direttiva Bolkestein.

 

Noi chiediamo al Governo di mantenere gli impegni presi che le concessioni balneari avrebbe avuto la priorità. Capiamo sicuramente che nel periodo di novembre, dicembre ci sono state delle priorità per scrivere la Finanziaria tutta legata alla crisi energetica e al caro bollette.

 

E ora c’è il Mille Proroghe. Ora però vogliamo delle risposte e domani non a caso abbiamo organizzato una assemblea alla presenza del nostro presidente nazionale Antonio Capacchione per poter – spiega Padovano, presidente della Sib Abruzzo- perché il 19 di questo mese ci sarà il termine per la scadenza degli emendamenti sul Decreto Mille Proroghe e per questo chiediamo un percorso di chiarezza. Si dica effettivamente cosa si deve fare con le concessioni demaniali, balneari, marittime e ricreative. Anche perché siamo nella fase in cui si possono ottenere contributi con i fondi del Pnrr per le ristrutturazioni degli stabilimenti.

 

C’è chi sta programmando per i prossimi anni investimenti ma se non ci sarà chiarezza con il Consiglio di Stato che scrive le leggi, quando noi diciamo che le leggi le scriva il legislatore e il parlamento (non a caso abbiamo fatto un ricorso in Cassazione), e dunque la politica, si resterà al punto da capo. Occorre chiarezza e chiediamo alla politica di affrontare questo tema con serenità e che sicuramente insieme possiamo scrivere le regole certe che possano dare la continuità alle imprese balneari che ricordo, in Italia sono 30mila aziende balneari. Solo in Abruzzo c’è contiamo 700 che nel periodo estivo sono impegnate negli stabilimenti circa 7mila unità lavorative. Siamo una industria turistica importante per cui garantiamo le attuali imprese balneari evitando che possano finire nelle mani delle multinazionali o di chi può aver interessi poco chiari.

 

Le imprese balneari sono impegnate da anni invece sul territorio, fanno impresa spesso su base familiare e in questi anni hanno investito per mantenere queste imprese dando lavoro anche a tanti giovani. Le imprese balneari sono titolari di concessioni. Sono in ballo progetti importanti per il futuro anche con una sinergia tra pubblico e privato e dunque fra gli enti locali e i titolari di concessioni, ma vogliamo che la politica mantenga – conclude Padovano – gli impegni presi perché le imprese balenari sono un patrimonio italiano e allora ci aspettiamo le risposte giuste e su questo siamo fiduciosi perché non possiamo rimanere appesi al filo di una sentenza del Consiglio di Stato”.