Caro energia, centrosinistra prepara emendamento per istituire un fondo

“Il Governo Marsilio lascia di nuovo senza risorse famiglie e imprese, ma stanzia 14 milioni di euro, attraverso uno dei soliti emendamenti che vanno ovunque, tranne che a sostegno degli abruzzesi che devono combattere contro il caro bollette e gli aumenti portati dallo shock energetico.

 

Un’indifferenza insostenibile, che dice molto sulle priorità di questo esecutivo, che taglia fondi ai disabili per la vita indipendente, che manda in rosso la sanità, che distribuisce sostanza solo ad Amministrazioni ed Enti amici perché pensa al voto e alla gestione di un potere che però non si traduce in servizi e supporto alla comunità abruzzese. L’ennesima prova è il provvedimento pronto per l’ennesima legge omnibus da approvare in Consiglio, come accade ormai da quattro anni. Come centrosinistra ci opporremo duramente a questa inerzia, stiamo preparando un emendamento, sul quale siamo aperti al confronto e al dialogo purché non si perda altro tempo prezioso, che già a decorrere da questo ultimo scorcio del 2022 istituisce una dotazione iniziale su un fondo speciale per fronteggiare i maggiori costi energetici sostenuti dalle famiglie e dalle imprese. Un fondo che potrebbe essere immediatamente integrato con le altre risorse provenienti dai Fondi EU non ancora oggetto di impegni e pagamenti, per il quale siamo in attesa di conoscere i dettagli e le cifre, dopo l’impegno assunto dalla Capigruppo di effettuare una rapida ricognizione che, però, tarda ad arrivare e che potrebbe liberare decine e decine di milioni di euro”, così i consiglieri dei gruppi Pd, Legnini presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto.

 

Un trend davvero incredibile: mentre le altre Regioni varavano misure concrete e aggiuntive rispetto agli aiuti governativi, il centrodestra in Abruzzo si prodigava a bocciare la nostra proposta per l’adozione di misure urgenti per sostenere famiglie e imprese, con l’indicazione delle coperture finanziarie a sostegno dei relativi costi – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani – Un provvedimento concepito con le parti sociali e immediatamente operativo, perché si poteva attingere da una parte dai 41,21 mln di euro derivanti dalla scadenza delle cartolarizzazioni per i disavanzi sulla sanità, dall’altra dalle minori spese legate al piano di rientro e dai fondi EU che non sono ancora oggetto di pagamenti.

Intanto l’emendamento che abbiamo preparato nasce per fare arrivare linfa a famiglie e imprese e tiene conto di una crisi che non sembra interessare a questo centrodestra e prevede un apposito fondo, con una dotazione iniziale, per l’anno 2022 di euro 14.213.572,93, per l’anno 2023 di euro 36.699.087,70, per l’anno 2024 di euro 43.024.392,40 di contributi a fondo perduto a carico di famiglie e imprese che ne faranno richiesta. Questo approderà al prossimo Consiglio regionale dove porteremo la voce di una popolazione che non trova attenzione e risposte alle sue istanze. Speriamo di poterlo fare in linea con le regole che assicurano la dialettica democratica all’Assise e con l’auspicio che il regolamento non venga nuovamente calpestato e forzato, per far passare l’ennesimo provvedimento omnibus privo di utilità per la comunità.

 

Qualora dovesse accadere quanto registrato nelle ultime sedute, agiremo di conseguenza e lo faremo con tutta la forza e gli strumenti necessari a riportare la politica regionale nel verso giusto, quello che va a vantaggio delle cittadine e dei cittadini abruzzesi, nel rispetto di tutte le forze politiche e delle regole democratiche poste a fondamenta dell’azione amministrativa regionale”.

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