Il Tar non ha ‘sospeso’ l’efficacia del calendario venatorio della Regione Abruzzo a seguito del ricorso presentato dal Wwf.
La caccia aprirà regolarmente domenica 16 settembre come previsto dal calendario venatorio approvato dalla Giunta regionale dello scorso 23 luglio. Le specie che potranno essere cacciate sono il fagiano, la quaglia, la tortora, il merlo, la cornacchia, la gazza e la ghiandaia alle quali si aggiungeranno dal 1 ottobre il cinghiale, la lepre, la volpe e la starna.
“Anche quest’anno siamo riusciti a ottenere un calendario venatorio, malgrado i tanti impedimenti che sembrano concentrarsi proprio nella nostra Regione – ha detto l’assessore alla caccia Dino Pepe -. Ringrazio gli uffici regionali, l’avvocatura e le associazioni venatorie che hanno supportato l’azione della Regione anche davanti al Tar”.
Secondo l’Assessorato il lungo e tortuoso lavoro di concertazione con cacciatori, organizzazioni agricole, associazioni ambientaliste e Ispra, ha prodotto un calendario equilibrato, e congruente con gli obiettivi gestionali faunistici e rispettoso delle normative europee e nazionali e con l’ambiente.
“Con la ormai prossima approvazione del nuovo piano faunistico venatorio e il conseguente aggiornamento dei dati faunistici contenuti, l’Abruzzo sarà nelle condizioni di poter operare in queste materie con maggiore forza, ampliando anche i periodi cacciabili di talune specie, come il cinghiale, che ora appaiono più restrittivi”.