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Botti di Capodanno, i consigli dell’OIPA per proteggere gli animali

L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) si sta opponendo alla tradizione dei botti di Capodanno che arrecano danni agli animali, specialmente a cani e gatti.

Questo il grido d’aiuto dell’OIPA per evitare i botti di Capodanno:

L’emergenza sanitaria non ferma i botti di Capodanno. Continuano ad arrivarci segnalazioni di cani e gatti terrorizzati dai primi petardi fatti esplodere da balconi e terrazzi. Non è raro che gli animali, impauriti, scappino dai giardini e dai cortili perdendosi o finendo investiti. Animali più anziani o cardiopatici possono morire d’infarto. E anche la fauna selvatica, uccelli e animali dei parchi e dei boschi, spaventata dal frastuono e dalle improvvise luci si disorienta schiantandosi contro alberi, muri, vetrate, cavi elettrici o finendo sotto le auto.

L’Oipa Italia, Organizzazione internazionale protezione animali, ricorda che chi decidesse di scendere in strada per sparare o assistere ai fuochi d’artificio violerebbe le regole sul coprifuoco e il divieto agli spostamenti nei giorni festivi e prefestivi dettato dal Dpcm del 3 dicembre. E alcuni Comuni italiani, per esempio Palermo, Bari e Treviso, hanno già emesso ordinanze per vietare l’utilizzo di petardi per i festeggiamenti del Capodanno. Ma c’è sempre chi, si è visto negli scorsi anni, non rinuncia a questa ormai anacronistica tradizione anche per l’esiguità dei controlli volti a reprimere chi non rispetta le regole.

Ecco le regole proposte dall’OIPA:

Damiano Mazzoni

Ciao! Benvenuto/a nella mia carrellata di articoli e grazie per la lettura. Sono un giornalista ma preferisco presentarmi come un semplice ragazzo con la passione per il calcio. Il mio sogno? Diventare un telecronista sportivo. Scrivo (qui) e commento (in radio) i match del calcio dilettantistico abruzzese. Faccio tutto ciò da quattro anni e intanto mi sono laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo.