Dopo la protesta davanti all’Emiciclo, sede del Consiglio Regionale d’Abruzzo, per la mancanza di fondi per coprire le borse di studio degli idonei; una delegazione del Coordinamento Regionale UDU L’Aquila, UDU Teramo, 360 Gradi Chieti-Pescara è stata stata ricevuta dagli assessori Quaresimale e Liris, oltre che da diversi consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione.
“L’incontro, per noi, è stato del tutto insoddisfacente: tutti hanno concordato sulle difficoltà riguardanti la situazione delle borse di studio che denunciavamo, ma i due assessori non solo non sono stati in grado di spiegare le motivazioni della situazione, ma neanche hanno fornito tempistiche precise per il pagamento delle borse. Tutta la riunione è stata un continuo scaricabarile sugli uffici regionali e sulle ADSU, che non sarebbero in grado di fornire dati e graduatorie”, dicono gli studenti in una nota.
“Abbiamo esplicitamente chiesto di velocizzare i versamenti delle borse di studio di Chieti-Pescara (anno accademico 2020/21) ma gli assessori non sono stati in grado di impegnarsi su una data per il pagamento di queste borse di studio in ritardo da più di un anno! La stessa sorte è toccata alla monetizzazione della mensa, ossia l’obbligo di legge di restituire la quota di vitto nel momento in cui il servizio non è reso fruibile, per gli studenti e studentesse di Teramo, Chieti e Pescara. E il destino della caserma Campomizzi dell’Aquila, cui sono legati 360 posti letto e 60 posti di lavoro, rimane in bilico, visto che anche ieri non ci sono state risposte precise”.
“Noi non ci stiamo”, concludono gli universitari. “Basta con le parole, è ora di passare ai fatti! È per questo che siamo ancora più convinti che bisogna proseguire con la mobilitazione: uniti dobbiamo far valere i nostri diritti perché è ormai chiaro che altrimenti questi saranno calpestati!”.