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Bonus 200 euro: tutto quello che c’è da sapere

In riferimento al “bonus 200€” previsto dal comma 31 del Decreto Legge 50/2022, in attesa della conversione in legge e dell’emissione di eventuali circolari applicative, è opportuno tener presente che l’automatismo nell’erogazione, per i lavoratori dipendenti, è in realtà subordinato ad una dichiarazione che il singolo lavoratore deve produrre alla propria azienda.

In questo senso può essere utile confrontarsi con le singole aziende (anche per il tramite della RSU/RSA) rispetto alla specifica modulistica da produrre ed alla modalità di invio, ricordando che la responsabilità e l’organizzazione di tale attività sono in capo all’azienda.

Nella dichiarazione il lavoratore deve dichiarare di non essere titolare di una delle prestazioni previste dai commi 1 e 18 dell’articolo 32 del D.L. 52/2022 (ovvero di non essere titolare di pensione o di reddito di cittadinanza, prestazioni che prevedono un erogazione diretta del bonus di 200€). Può essere utile, nel caso il lavoratore abbia più rapporti di lavoro, dichiarare anche di non percepire il bonus tramite altri datori di lavoro.

Le aziende dovranno pagare il bonus “nella retribuzione erogata nel mese di luglio” (comma 1 art. 31): pertanto è utile sollecitare quanto prima le aziende stesse, non essendo rimasto molto tempo per la definizione della modulistica e della modalità di comunicazione.

Qualora non si riuscisse ad avere una proficua interlocuzione con le singole aziende, a titolo prudenziale, può essere utile consigliare ai lavoratori di compilare e consegnare (nella modalità che si ritiene più utile, preferibilmente avendo cura di ottenere anche l’emissione di una ricevuta di consegna della dichiarazione) una copia dell’autocertificazione, che trovate in allegato, alla propria azienda, così da evitare eventuali ritardi nel pagamento.

È bene ricordare che il requisito per i lavoratori dipendenti per aver accesso al bonus è aver beneficiato, per almeno un mese nel periodo gennaio-aprile 2022, della decontribuzione dello 0,8% in busta paga: beneficio possibile nel caso di retribuzione mensile inferiore ad € 2.692. Il requisito di accesso non va dichiarato dal lavoratore, ma deve essere l’azienda a verificarne la titolarità.
In tal senso, qualora si riscontrasse che singole aziende non abbiano ancora provveduto ad applicare la decontribuzione anche in forma retroattiva al 1° gennaio, può essere utile sollecitare le stesse affinché attivino la decontribuzione così da consentire al lavoratore il recupero delle somme trattenute in eccesso nei mesi precedenti e l’accesso al bonus di 200€.

In sintesi: un requisito fondamentale è la presenza nelle buste paga di aprile, maggio o giugno di almeno una mensilità di arretrati di decontribuzione nel periodo gennaio-aprile 2022.

I pensionati (il cui requisito per l’accesso al bonus, a differenza dei lavoratori dipendenti, è di avere un reddito annuo che non superi 35.000€), i percettori di Reddito di Cittadinanza ed i percettori di NASPI, DIS-COLL e DS AGRICOLA, non dovranno produrre nessuna domanda: sarà l’INPS a pagare direttamente il bonus.

Devono invece produrre specifica domanda (per il tramite del Patronato INCA) i lavoratori domestici, i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa sotto contratto, i lavoratori stagionali, i lavoratori dello spettacolo, i lavoratori autonomi privi di partita IVA e gli incaricati alle vendite a domicilio.

 

Dichiarazione per bonus 200€