Presente anche Armando Rampini, responsabile regionale dell’Ufficio Programmi, Norme e Programmi Integrati. La normativa prevede, infatti, che ai cittadini sia data la possibilità di accedere ai contributi, per eliminare le barriere architettoniche nelle loro abitazioni.
I contributi sono concessi su immobili già esistenti dove risiedano persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ma anche su immobili adibiti a centri o istituti residenziali per assistenza ai disabili. I contributi possono essere richiesti per diversi interventi, che contemplano anche opere in parti comuni di un edificio (es. ingresso di un condominio) o installazione di rampe, acquisto di attrezzature come montascale o servoscala, allargamento porte e adeguamento dei servizi igienici etc.
Da parecchi anni i fondi destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche non venivano stanziati. Con questo finanziamento, pertanto, si intende coprire anche i fabbisogni inevasi degli scorsi anni. La Regione Abruzzo che, in questi anni, ha comunque provveduto ad effettuare delle ripartizioni dei contributi ai Comuni che hanno inviato le richieste dei privati ai sensi della L.13/89, con fondi propri di bilancio, tuttora ha ancora una graduatoria aperta.
Con Decreto Ministeriale n. 67 del 27/02/2018 ‘Riparto fondo speciale per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati’ sono state assegnate risorse pari ad € 4.439.610,51. Ad oggi quelle effettivamente accreditate alla Regione sono pari ad € 1.973.160,23 che saranno utilizzate in parte per lo scorrimento della graduatoria vecchia e la restante quota per soddisfare i fabbisogni per le annualità dal 2014 al 2017. “Utilizzeremo così – ha commentato l’assessore Berardinetti – circa 758 mila euro delle nuove risorse per lo scorrimento della vecchia graduatoria, riuscendo a soddisfare ulteriori 157 beneficiari. Ma potremmo riuscire a finanziare oltre 200 ulteriori beneficiari.
Poi con le erogazioni delle successive annualità, 2019 e 2020, avremmo ulteriori due milioni e 500mila euro. “Abbiamo voluto invitare oggi le associazioni che in Abruzzo si occupano dei bisogni delle persone diversamente abili. La Regione provvederà a scrivere ai Comuni, ai quali per legge andavano indirizzate le domande di contributo, al fine di conoscere il numero delle domande pervenute e poter determinare il fabbisogno complessivo regionale.
I Comuni stessi, così come prevede la legge, dovranno effettuare gli accertamenti sull’ammissibilità delle domande e comunicare alla Regione l’elenco di quelle ritenute ammissibili”.