Autostrade A24-A25, il commissario Gentile resuscita il progetto TOTO per bucare l’Appenino

“La surreale proposta di bucare le montagne appenniniche per un nuovo tracciato autostradale al posto dell’attuale A24 e A25 più che alla transizione porterebbe alla catastrofe ecologica, visto che i massicci carbonatici sono le principali riserve di acqua potabile per centinaia di migliaia di persone, oltre ad essere aree protette e siti di interesse comunitario, a parte le numerose faglie attive e capaci presenti sull’eventuale tracciato”.

 

Così il Forum H2O alla notizia dell’invio al Ministero delle Infrastrutture da parte del Commissario Straordinario Gentile di due opzioni per il nuovo Piano Economico Finanziario delle due autostrade gestite da Strada dei Parchi, una con rifacimento delle opere sul tracciato attuale e l’altra, da sempre cavallo di battaglia di Toto, su un tracciato da realizzare ex novo.

 

Se leggiamo correttamente le sue dichiarazioni, invero un po’ confuse, da quello che leggiamo Gentile sembrerebbe propendere fortunatamente per il rifacimento delle opere del tracciato attuale ma ha consegnato anche l’alternativa che il gruppo Toto ha già cercato di propinarci, subendo un pesante e inequivocabile stop già nel 2016 dai tecnici del Mit. Pertanto non si capisce su quali basi normative oggi il Commissario faccia rientrare dalla finestra quello che è già uscito dalla porta. Infine pare che questo PEF in ogni caso varrà miliardi di euro. Saranno gestiti da Strada dei Parchi in quanto oggetto, appunto, del PEF?

 

Davanti alle accuse gravissime di diverse procure e alle inequivocabili carenze gestionali censurate dallo stesso MIT, sarebbe a nostro avviso incredibile “premiare” il gestore con enormi somme di denaro pubblico senza invece procedere a gare europee per ogni nuovo lavoro sull’infrastruttura non previsto nell’affidamento originario. Come Forum H2O auspichiamo che il nuovo Ministro Giovannini rigetti immediatamente proposte irricevibili e, anzi, proceda a valutare l’operato di Strada dei Parchi fino in fondo, compresa l’eventuale rescissione della convenzione visto quanto sta emergendo nelle inchieste e dalle verifiche dei tecnici del suo stesso ministero.

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