Allarme siccità: l’Abruzzo in una situazione critica

Abruzzo. A febbraio 2016 è stato costituito un sistema di “Osservatori permanenti in tutti i distretti idrografici come supporto tecnico-specialistico alle decisioni politiche sul problema della siccità che interessa i laghi e i corsi d’acqua italiani”.

 

A partire da luglio 2016 sono stati istituti per ciascuno dei sette distretti idrografici in cui è suddiviso il nostro Paese gli Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici che provvedono a monitorare la situazione dei singolo Distretti, facendo riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:

situazione normale ossia scenario non critico, in cui i valori degli indicatori di crisi idrica (portate/livelli/volumi/accumuli) sono tali da prevedere la capacità di soddisfare le esigenze idriche del sistema naturale e antropico, nei periodi di tempo e nelle aree considerate;
scenario di severità idrica bassa: in cui la domanda idrica è ancora soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trend peggiorativo, le previsioni climatiche mostrano ulteriore assenza di precipitazione e/o temperature eccedenti i valori ordinari per il periodo successivo;

scenario di severità idrica media: lo stato di criticità si intensifica in quanto le portate in alveo risultano inferiori alla media, la temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma, i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali e ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull’ambiente;
scenario di severità idrica alta: sono state prese tutte le misure preventive ma prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili. Sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata o, in casi più gravi, per l’eventuale richiesta, da parte delle Regioni interessate, della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.
Sulla base delle ultime riunioni degli Osservatori, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 14/09/2022, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, individua la nostra regione, posta all’interno del Distretto idrografico dell’Appennino Centrale, in uno scenario di severità idrica ALTA.

Permane, infatti, la situazione di grave siccità rilevata dallo scorso luglio e, seppure le precipitazioni di agosto 2022 hanno determinato un leggero miglioramento degli indici di portata mensili sul versante tirrenico, detti indici risultano sostanzialmente invariati sul versante adriatico. Gli stessi indici di portata su scale temporali più ampie (3, 6 e 12 mesi) mantengono valori sostanzialmente invariati rispetto luglio 2022, evidenziando deficit significativi, in particolare sulla dorsale appenninica.

Una situazione di allarme che, se dovesse protrarsi, porterebbe ad una grave crisi idrica in tutto il territorio, con ripercussioni su tutte le attività umane e sull’ambiente.

 

Si spera in un autunno piovoso e in un inverno con abbondanti precipitazioni nevose anche se le proiezioni, visto anche l’andamento degli scorsi anni, non fanno ben sperare.

Una ulteriore emergenza che si aggiunge alle tante che stanno funestando questo periodo storico.

 

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