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Abruzzo

Accesso al credito delle piccole imprese: è emergenza in Abruzzo

La questione del credito continua a rappresentare un’emergenza per l’Abruzzo e per il Molise, regioni in cui il 90% del tessuto produttivo è composto da piccole e micro imprese che producono prevalentemente per un mercato interno asfittico e che, di conseguenza, vivono enormi difficoltà.

 

I temi in questione saranno al centro del convegno “Il sistema del credito in Abruzzo e Molise” promosso dalla Cgil e dalla Fisac-Cgil Abruzzo e Molise. L’appuntamento è per lunedì 4 novembre, alle ore 9.30, all’Aurum di Pescara.

 

Ai lavori, che saranno introdotti dal coordinatore Fisac-Cgil Abruzzo  Molise, Francesco Trivelli, da Francesca Carnoso della Fisac nazionale e  che saranno conclusi dal segretario generale della Cgil Abruzzo Molise,  Carmine Ranieri, parteciperanno il segretario generale della Fisac  nazionale, Giuliano Calcagni, l’amministratore delegato della Banca  Popolare di Bari, Vincenzo De Bustis, il direttore del dipartimento  Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Germano De Sanctis, Claudio De  Vincenti, già ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, il  direttore della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, il presidente della  Fira, Alessandro Felizzi, il presidente della Regione Molise, Donato  Toma, e il presidente nazionale di Federconsumatori, Emilio Viafora.

 

“In valori percentuali, il credito, nel settore delle piccole e micro  imprese, in Abruzzo e Molise – sottolineano Cgil e Fisac – decresce  molto di più di quanto accada a livello nazionale: negli ultimi 12 mesi  la flessione è proseguita per oltre 90 milioni di euro. Tale situazione sta diventando una vera e propria emergenza a tutti i livelli. La politica regionale, che dovrebbe adottare misure adeguate alle necessità del momento, di fatto è inesistente”.

 

“Persistono, inoltre – proseguono i promotori del convegno – forti disomogeneità nella ripresa delle due regioni: il Prodotto interno lordo, nel periodo 2008-2018, è pari al -5,2% in Abruzzo e al -20,3% in Molise. Come se non bastasse, l’Abruzzo viene indicato come una delle zone d’Italia più colpita dal fenomeno dell’usura”.

 

“L’intero settore bancario, in particolare in Abruzzo e Molise, è in profondo mutamento. La complessità del cambiamento coinvolge tutti gli attori economici, politici e sociali poiché tutto ciò ha un impatto sullo sviluppo, sulle imprese, sul mondo del lavoro, sui risparmiatori, sulle famiglie e sui pensionati”, concludono le due sigle.