Abruzzo, riordino della rete ospedaliera. Verì: la giunta non si è mai fermata

Abruzzo. “La ridefinizione della rete ospedaliera regionale non era in discussione nella seduta del 30 luglio scorso del tavolo di monitoraggio: la Regione, il 28 luglio, ha inviato le proposte di riclassificazione dei presidi ospedalieri di Penne, Popoli, Castel di Sangro, Atessa, Ortona e Guardiagrele.

 

Per questo motivo, delle nostre istanze non c’è traccia nei verbali della riunione, che è cosa ben diversa dal non averle presentate. Se ne discuterà, come previsto, nel prossimo Tavolo a fine novembre”. Lo sottolinea l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, facendo chiarezza su alcuni passaggi del verbale dell’ultimo Tavolo di Monitoraggio. “Il 26 luglio, invece, è stata ritrasmessa la richiesta di deroga alla chiusura del Punto nascita dell’ospedale di Sulmona – continua la Verì – che, come riportato a pagina 61 del verbale stesso, dovrà essere valutata in una prossima riunione del Percorso nascita nazionale.

 

Anche su questo punto, quindi, non c’è alcuna chiusura da parte del Tavolo”. L’assessore spiega che le proposte complessive di riordino della rete territoriale e della rete ospedaliera, saranno trasmesse nelle prossime settimane ai Ministeri affiancanti. “Nel frattempo – aggiunge – abbiamo approvato, così come raccomandato nel verbale dal Tavolo, i piani triennali del fabbisogno di personale delle 4 Asl abruzzesi: 1755 nuove assunzioni di personale, che andranno non solo a risolvere le attuali criticità legate agli organici carenti, ma saranno fondamentali per l’avvio della nuova organizzazione dell’assistenza. Naturalmente, a parità di spesa, i manager delle Asl potranno apportare modifiche allo strumento programmatorio, sulla base degli assetti futuri che si delineeranno”. Sulla spesa farmaceutica e sull’abbattimento delle liste d’attesa, il Tavolo ha preso atto dei provvedimenti in tal senso adottati dalla Regione, non sollevando particolari criticità.

 

Ed è stata certificata l’adempienza anche per molti altri obiettivi, sia di salute che economico-finanziari. “Permangono ancora delle criticità riguardo gli erogatori privati – rimarca ancora l’assessore – sulle quali è necessario un ulteriore approfondimento con il Tavolo: va però ribadito, una volta di più, che qualunque meccanismo inserito nei contratti (come l’oscillabilità) non comporta alcun aumento del budget assegnato ai privati, né tantomeno la possibilità per essi di fatturare prestazioni extra. E anche sui controlli da parte delle Asl, non è stata allentata alcuna prerogativa nei nuovi schemi di contratto. In ogni caso, per il rispetto del ruolo istituzionale assegnato dalla normativa al Tavolo e ai Ministeri affiancanti, siamo pronti a confrontarci su ogni aspetto sollevato nel verbale”.

 

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