Abruzzo, primo giorno in zona gialla: “ma non è liberi tutti”

“C’è un lieve peggioramento, ma è minore di quello che ci aspettavamo. Siamo in una fase interlocutoria. Tutto sommato gli indicatori sono buoni, ma non dobbiamo fare l’errore di pensare che la zona gialla sia un ‘liberi tutti’.

 

Bisogna stare attenti e sono indispensabili i controlli delle forze dell’ordine, soprattutto nelle zone della movida”. Lo afferma il referente per le emergenze della Regione Abruzzo, Alberto Albani, a capo della task force per il coronavirus, al termine della riunione del Gruppo tecnico scientifico regionale.

Nel corso dell’incontro si è parlato, tra l’altro, degli ultimi numeri dell’emergenza, dei principali focolai, della situazione nelle scuole e della circolazione delle varianti, in particolare quella inglese che si è diffusa in modo abbastanza trasversale sul territorio regionale.

Le maggiori libertà previste dalla zona gialla, secondo Albani, “non sono motivo di allarme se le persone rispettano restrizioni e misure preventive. Dobbiamo tutelare la zona gialla, perché basta poco per finire in fascia arancione o, peggio, rossa”. Sul fronte scuole l’esperto conferma che “la diffusione del virus sta riguardando soprattutto le primarie” perché i bambini sono “più difficili da gestire”.

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