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Abruzzo notizia fantastica: stanziati 300mila euro per compensare i danni

La regione Abruzzo stanzia 300mila euro per compensare i danni del mancato dragaggio. Come è organizzata l’iniziativa.

Un sostegno alla marineria pescarese. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha recentemente approvato, nell’ambito della legge di stabilità per il 2024, un provvedimento che destina 300mila euro in favore della marineria pescarese. Questa decisione arriva come un ristoro per i danni subiti a causa del mancato dragaggio del porto di Pescara, una problematica che da tempo affligge la categoria dei pescatori e gli operatori portuali. I pescatori hanno espresso il loro compiacimento per il provvedimento, considerandolo una giusta seppur minima misura di sollievo.

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Un’attesa di cinque anni

Una lunga attesa. Nonostante questo passo in avanti, gli armatori rimarcano come tale intervento non sia sufficiente a risolvere le problematiche più ampie che affliggono il settore. In particolare, si sottolinea la situazione degli operatori portuali di Pescara che attendono ancora l’erogazione delle misure di sostegno previste dalla legge regionale n.44 del 2016. Quest’ultima aveva l’intento di fornire aiuto alle aziende colpite dall’incuria e dall’approssimazione nelle operazioni di gestione dello scalo pescarese, responsabili della cessazione dei traffici commerciali e turistici e del conseguente collasso economico delle imprese operanti nel settore.

Finanziamenti insufficienti. La nota diffusa dagli armatori evidenzia come la normativa sia stata solo parzialmente finanziata dalla precedente amministrazione regionale, con un’erogazione inferiore al 40% delle somme dovute alle imprese interessate. Tale insufficienza ha impedito la liquidazione delle aziende in crisi, il pagamento dei trattamenti di fine rapporto ai dipendenti rimasti senza lavoro e il soddisfacimento degli impegni finanziari contratti dalle imprese stesse.

Ecco cosa si potrà fare grazie ai soldi stanziati/Abruzzo.cityrumors.it

Cinque anni senza soluzioni. Gli operatori denunciano l’incapacità dell’amministrazione regionale attuale e precedente nel trovare le risorse necessarie a porre rimedio ad una grave ingiustizia perpetrata nei confronti delle imprese portuali. Nonostante cinque anni di legislatura, si lamenta una totale indifferenza politica nei confronti della questione portuale abruzzese. Ciò è aggravato da una mancanza di prospettive concrete per la ripresa dei traffici marittimi a breve e medio termine.

Un appello ignorato. La situazione descritta dagli armatori riflette un senso generale di abbandono da parte delle istituzioni regionali verso un settore chiave per l’economia locale come quello portuale-marittimo. L’appello finale richiama ironicamente le parole celebri del giudice Giovanni Falcone: “segui i voti, troverai i soldi”, suggerendo così dove potrebbero essere state indirizzate le priorità finanziarie regionali negli ultimi anni a discapito degli interessati diretti dal mancato dragaggio del porto.