“Si vuole chiudere la regione Abruzzo senza raccordo con lo Stato, lasciando quindi famiglie e attività senza gli indennizzi previsti dalle norme statali, facendo a gara tra di loro a chi possa prendere prima posizione dopo averci ripetuto in tutte le salse che la situazione sanitaria era sotto controllo” prosegue Mariani.
“La verità però è un’altra: non sanno nemmeno loro cosa vogliono fare e vorrebbero pure mettere in piedi la farsa della condivisione della scelta con la minoranza! Una settimana fa per loro era colpa del Governo se transitavamo in zona arancione, “perché hanno preso una decisione con dati vecchi di una settimana” dicevano, mentre oggi addirittura vogliono una zona super rossa, con misure più restrittive delle zone rosse delle altre regioni, in anticipo sul monitoraggio settimanale del Ministero della Salute!”. “Marsilio e soci sono un circo viaggiante: un tendone ambulante pieno di contraddizioni!
Ragioniamo in maniera seria, se si ritiene necessario inasprire le misure si abbia il coraggio di chiedere al Governo la creazione di “zone rosse differenziate” sui territori garantendo ristori economici e utilizzando i poteri delle regioni che sono già definiti nei provvedimenti dello Stato: basta con le decisioni che poi, come sempre, sfociano nella propaganda becera sulle spalle degli abruzzesi! E’ il momento di lavorare seriamente per il bene della collettività, anche una sola scelta sbagliata può causare danni incalcolabili per il nostro territorio!” conclude il Capogruppo di “Abruzzo in Comune”.