Abruzzo. “Rimango profondamente sconcertato dalle parole pronunciate da Beppe Grillo ieri, quando, pieno di rabbia per la cocente sconfitta subita dal M5s in Abruzzo, ha chiesto indietro i 700000 euro, le ambulanze e gli spazzaneve a turbina a suo dire donati agli abruzzesi”.
Lo dichiara il senatore Nazario Pagano, coordinatore di Forza Italia in Abruzzo.
“Vorrei ricordare al signor Grillo, che quei soldi provengono dalle casse dello Stato: sono denari pubblici, semplicemente stornati. La bassezza di queste affermazioni, a cui lui e il Movimento Cinque Stelle ci hanno tristemente abituato, è ancora più grave se si pensa ai disagi subiti dagli abruzzesi per il maltempo e ai morti che ha provocato. Torna subito alla mente, la tragedia di Rigopiano, dove Luigi Di Maio non si è risparmiato la passerella prima del voto. Un atteggiamento vergognoso e irrispettoso, che offende profondamente gli abruzzesi e gli italiani tutti,” conclude.
Stefania Pezzopane. “La battutaccia contro gli abruzzesi di Beppe Grillo non è satira. Ci troviamo di fronte alla esplicitazione di una rabbia politica dovuta al flop elettorale dei pentastellati, alla presa d’atto della loro incapacità ad amministrare il Paese e gli enti locali. Grillo è arrabbiato per il nuovo scenario politico che vede un nuovo centrosinistra civico e popolare alternativo alla destra sovranista. Ed i 5 stelle sempre più irrilevanti. Che vuol dire ‘gli abruzzesi restituiscano i 700mila euro’ del tanto osannato restitution day? Che M5s agisce per il solo scopo del voto di scambio? Vorrei ricordare al tragi-comico nazionale che il Pd, con quella che loro chiamavano ‘legge mancia’, ha destinato 11 milioni di euro al territorio del cratere 2009. Somme ben più rilevanti e il cui destino è stato affidato ai comuni.
Ora che hanno loro in mano il destino dei terremotati, con un sottosegretario e un commissario di loro nomina, da nove mesi tutto fermo. La satira, dunque, non c’entra nulla. Si tratta di un messaggio grave e insolente. Grillo ha capito che M5s è destinato ad un futuro di irrilevanza politica e che l’unica alternativa a questo centrodestra a trazione sovranista è il centrosinistra. Un centrosinistra che in Abruzzo ha segnato un primo passo di riscatto, con la ricostruzione di una alleanza ampia che vede protagoniste le forze progressiste, liberali e civiche”.