Lo scopo è quello di dotare la nostra Regione di un dispositivo utile alla pianificazione di attività per proteggere il territorio una volta per tutte, anticipando le emergenze invece di doverle gestire con soluzioni tardive.
“Quello dei Contratti di Fiume – spiega Marcozzi – è uno strumento volontario, di programmazione strategica, che si pone l’obiettivo di perseguire la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche, insieme alla valorizzazione dei territori fluviali. A ciò si uniscono la salvaguardia dal rischio idrogeologico, un utilizzo sostenibile delle nostre acque, la valorizzazione dei sistemi ambientali e paesistici e il rafforzamento di campagne di informazione e sensibilizzazione in materia ambientale”.
“Sono tutti argomenti di buonsenso, che con questa Proposta di Legge possiamo affrontare in maniera corale, facendo squadra tra pubblico e privato. I Contratti di Fiume, infatti, rappresentano uno strumento di governance idoneo a strutturare percorsi comuni, permettendo ai portatori di interesse di fare rete, pianificando la gestione e la conservazione dei beni collettivi con una visione a lungo termine”.
“La nostra regione – prosegue – ha una nota fragilità territoriale, e gli interventi effettuati in questi anni si sono rivelati insufficienti. A fronte di un’area ricca di acque sotterranee e superficiali, l’Abruzzo ha fatto registrare ritardi cronici in materia di prevenzione, cui si aggiungono opere infrastrutturali obsolete che necessitano interventi immediati. L’obiettivo che si pone il testo è quello di far sì che finalmente la Giunta faccia partire un percorso concreto per superare queste problematiche, iniziando una pianificazione a lungo termine al riguardo. Migliorare le acque e tutelare il nostro patrimonio naturalistico, mantenendo gli equilibri del bacino idrografico di riferimento, sono questioni di cui l’istituzione regionale ha il dovere di occuparsi in fretta”.
“La difesa delle nostre acque – conclude – non deve avere distinzioni di colore politico. Con questa Proposta di Legge offriamo un metodo per far sì che il territorio non sia più una minaccia per i cittadini, ma diventi realmente una risorsa sociale ed economica. La Giunta Marsilio, a parole, ha sempre dichiarato di essere favorevole all’istituzione dei Contratti di Fiume, ma finora non ha mosso un dito al riguardo. Adesso non hanno più scuse. Dimostrino di non essere un Governo di propaganda e lo facciano stanziando finanziamenti di triennio in triennio, così da offrire una soluzione a lungo termine e agire concretamente per la sicurezza dei cittadini. Gli annunci e i post sui social non sono più sufficienti, adesso è il momento dei fatti concreti”.