D’Alfonso: ‘100mila posti in prossimi 5 anni’

 

Pescara. “Noi dobbiamo produrre nell’arco dei prossimi cinque anni 100 mila occasioni di lavoro. Dobbiamo creare un umore positivo per creare occasioni di investimento e fare in modo che in Abruzzo si possa investire più facilmente che altrove.

Dobbiamo essere spregiudicati contro i problemi e fare dell’Abruzzo una regione sempre più attrattiva”.

Lo ha detto il presidente della Regione Luciano D’Alfonso questa mattina a Pescara nel bilancio dei primi sei mesi di governo regionale della Giunta.

Forte riduzione della mobilità passiva, attraverso la riorganizzazione della rete territoriale e razionalizzazione delle prestazioni sanitarie e della diagnostica per abbattere le liste d’attesa. Entro i prossimi 120 giorni, inoltre, si procederà alla progettazione dei servizi della nuova rete della emergenza-urgenza, e, soprattutto, a dotare l’edilizia sanitaria di un pacchetto progettuale di 250 milioni di euro, cui si aggiungono 100 milioni dall’Inail.

La sanità, le infrastrutture, l’abbattimento dei tempi e dei costi per le imprese interessate ad investire in Abruzzo, il disboscamento legislativo, con il varo di una nuova legge elettorale, sono le priorità che il presidente della Giunta regionale ha indicato nel corso della conferenza, alla presenza del consigliere delegato, Camillo D’Alessandro, e degli assessori, Dino Pepe, Marinella Sclocco, Silvio Paolucci e Mario Mazzocca.

Nei prossimi mesi nascerà la società unica dei servizi alle imprese e un’Authotity portuale che “si ponga in allineamento con quelle preesistenti di Ancona e di Civitavecchia”. Una corposa attività sarà, quindi, rivolta, come ha specificato lo stesso Presidente, al “disboscamento legislativo” e al governo dei 36 mila contenziosi esistenti.

Con la nuova legge elettorale “fatta all’inizio e non quando il tacchino non vorrà misurarsi con la sua pentola” si procederà ad introdurre alcune novità, come quella della fiducia, e a sistemi che riequilibrino le competenze del Consiglio e della Giunta, allo scopo di evitare atteggiamenti ostruzionistici, spesso causa dello stock di debito che negli anni e’ arrivato fino a tre miliardi di euro.

Un corposo finanziamento di cinque milioni di euro, ma la cifra è ancora soggetta alle decisioni legate al personale delle Province, finanziera’ gli Erasmus e nuova sorte conoscerà il patrimonio immobiliare della Regione che sarà “scongelato”. Ville, stabilimenti balneari, centinaia di ettari di terreno e altro sara’ offerto in comodato non oneroso per le società e per l’economia abruzzesi.

Particolare attenzione sara’ posta al taglio delle spese superflue, tra queste le 60 sedi decentrate e periferiche della Regione. Giro di vite anche per gli “ottimi” indiscriminati ai dirigenti per ottenere graduazioni e misurazioni più realistiche delle valutazioni del loro operato.

“Il nostro lascito migliore – ha puntualizzato il Presidente – sara’ ristabilire la procedura amministrativa di qualità, con la certificazione del curriculum vitae della Regione, cioè la conoscenza immediatamente ottenibile dell’Ente a partire dalle dotazioni contabili, dei contenziosi, dei progetti in atto e pregressi”.

Il Presidente D’Alfonso, nel corso della conferenza stampa, ha ricordato la rivisitazione della tecnostruttura, pensata in 15 giorni, con tutto il portato di innovazione, a partire dal segretario generale, i commissari realizzatori e il taglio del 50 per cento dei capi dipartimento.

La “rieducazione programmatoria” sancita con l’approvazione del Dpfr e la Legge di bilancio prima di Natale: “Non accadeva dai tempi di Mattucci”, ha sottolineato D’Alfonso. Le nomine non oggetto dei “caminetti della politica” e la deliberazione della zonizzazione per gli aiuti di Stato.

Il Presidente ha ascritto alla sua determinazione la individuazione della Fondovalle Sangro priorità assoluta della Regione. Poi ha promosso l’Amministrazione che ha superato la “la vergogna della perdita dei fondi destinati alla Diga di Chiauci, a causa del gigantismo della progettazione”.

D’Alfonso ha ricordato i 50 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico e le visite del prefetto Gabrielli; i 171 milioni di euro per i depuratori, i 70 milioni per l’approvvigionamento idrico, le risorse per il cicloturismo, gli invetimenti nella banda larga nei paesi di montagna.

Ma motivo di orgoglio per Presidente è la firma dell’accordo con la holding delle Ferrovie ottenuta “non facendo i camerieri a Roma”, e la successiva disponibilità di Rfi a mettere in campo per l’Abruzzo un progetto di rivoluzione per la Pescara-Roma.

Infine, l’abbattimento di trenta minuti sulla percorrenza della tratta da e verso Bologna e la Società Unica dei trasporti, varata ieri.

La replica di Nazario Pagano (FI), ‘Annuncio grottesco’

“Il presidente Luciano D’Alfonso evidentemente non è al corrente che la campagna elettorale è’ terminata da sette mesi. Continuare ad annunciare obiettivi irrealizzabili ed anacronistici, è da irresponsabili, soprattutto quando si occupano uffici istituzionali”. Lo afferma il presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, che commenta la conferenza stampa di fine anno del presidente Luciano D’Alfonso.

“Annunciare la creazione di 100 mila posti di lavoro in cinque anni in Abruzzo – rileva il presidente Pagano – in un momento cosi’ difficile per l’economia e per il forte disagio sociale che bolle sul territorio, è davvero grottesco. Sul tema del lavoro auspico invece maggiore serietà e attenzione.

Voglio ricordare che nel bilancio regionale 2015 abbiamo avuto la certezza che D’Alfonso e la maggioranza di centrosinistra non hanno attuato alcuna programmazione per le politiche del lavoro e nessuna iniziativa per la riduzione dei costi della macchina amministrativa nonchè previsto provvedimenti per la semplificazione amministrativa al fine di sensibilizzare investimenti nella nostra regione.

Solo grazie alle proposte del gruppo di Forza Italia, il Consiglio regionale ha migliorato un bilancio asfittico. La verita’ è un’altra – aggiunge Nazario Pagano – il presidente D’Alfonso è  in forte difficoltà, la sua maggioranza è  gia’ frammentata, divisa, e lui da esperto bottegaio della Prima Repubblica cerca di creare caos con annunci pirotecnici al solo fine di nascondere il disordine.

Ragion per cui – conclude Pagano – sono molto preoccupato per le sorti dell’Abruzzo“.

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