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Imu terreni agricoli, Copagri Abruzzo: ora riforma tassazione

Pescara. “Buona e positiva la notizia della sospensione dell’Imu sui terreni agricoli da parte del Tar del Lazio”. Lo dice, in una nota, Camillo D’Amico, presidente vicario Copagri Abruzzo, la confederazione regionale dei produttori agricoli.

La buona novella e’ arrivata come pacco dono sotto l’albero di Natale ma noi – ricorda D’Amico – l’avevamo sollecitata ed auspicata a livello nazionale quanto regionale; da qui le motivazioni della lettera che inviammo a tutti i sindaci della regione Abruzzo lo scorso 4 dicembre perche’ insieme, nel pieno rispetto delle prerogative di ognuno, ci si adoperasse presso governo e Parlamento per scongiurare una batosta che avrebbe sostanziato la chiusura di tantissime aziende agricole, gia’ vessate da un annata per nulla eccezionale sul piano dei ricavi e delle produzioni, oltre che dare un ulteriore e, forse, definitivo colpo a tante aree depresse e marginali gia’ abbandonate da ogni tipo di tutela e manutenzione.

 

 

La mobilitazione prodotta dalle organizzazioni della rappresentanza agricola, dall’Anci Abruzzo e di altre regioni italiane prosegue il presidente vicario Copagri – hanno prodotto un primo rinvio del pagamento dal 16 dicembre, cosi’ come inizialmente previsto, al 26 gennaio prossimo; la sospensiva del Tar del Lazio e’ sicuramente una notizia positiva verso la quale pero’ resta l’attesa perche’ solo il 21 gennaio ci sara’ la sentenza con le motivazioni sul merito.

 

 

A questo punto, bene sarebbe, che governo e Parlamento agissero rinviandola a data successiva nell’attesa di una piu’ ampia ed equilibrata riforma della tassazione dell’intero settore tenendo a mente le forti ed importati peculiarita’ del comparto agricolo. Il comparto agricolo non va assistito ma tutelato e salvaguardato perche’ – osserva D’Amico – svolge l’importante compito di garantire l’autosufficienza alimentare, di tutela e salvaguardia del territorio; queste particolarita’ lo differenziano da tutti gli altri settori produttivi.

 

Questi principi riguardano tutti i cittadini italiani nessuno escluso Inoltre, governo e Parlamento abbiano il necessario coraggio di semplificare e non complicare la vita dei sindaci e delle amministrazioni locali troppo spesso costretti ad essere i ‘front office’ ed ‘esattori’ istituzionali di tutte le complicate beghe che sempre piu’ ultimamente i cittadini si trovano ad affrontare nell’applicazione di tributi decisi altrove che riguardano la comunita’ amministrata. Loro sono eletti democraticamente e direttamente dai cittadini; questo, in democrazia, e’ un valore importante”.