Abruzzo. Nella seduta di ieri, in Consiglio regionale, è stata approvata la norma che avvia il percorso di fusione delle tre società di trasporto pubblico abruzzesi.
In sostanza, ci sarà l’incorporazione da parte dell’Arpa del capitale delle altre due società: Sangritana e Gtm.
Percorso ora normato dalla politica che dovrà essere perfezionato dagli attuali consigli di amministrazione delle tre società pubbliche.
Eventuali modifiche deliberate dall’Aula diventeranno vincolanti per il rappresentante della Regione in sede di assemblea dei soci. Contestualmente al progetto di legge, e’ stato approvato un ordine del giorno che impegna il presidente della Giunta regionale su alcuni punti, a partire dall’organizzazione in divisioni: gomma urbano, gomma extraurbano e ferro.
La divisione ferro, in particolare, dovra’ avere sede a Lanciano e sara’ dotata di autonomia organizzativa e finanziaria nel rispetto di quanto previsto dalle norme che disciplinano il Certificato di sicurezza Ferroviaria.
Le divisioni gomma avranno invece sede a Chieti e Pescara. Il marchio Sangritana, inoltre, sara’ contenuto nel nome della nuova societa’, dato che si tratta di un logo riconoscibile, che puo’ vantare oltre un secolo di presenza sul mercato. E sempre a Lanciano troveranno sede tutte le attivita’ commerciali delle 3 “vecchie” societa’. L’ordine del giorno prevede, tra l’altro, la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle attuali condizioni contrattuali, pur nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica.
Camillo D’Alessandro (sottosegretario della giunta regionale). “In sei mesi abbiamo pensato, annunciato e realizzato ciò che il centrodestra non è stato capace di portare a termine nei 66 mesi di tempo avuti a disposizione nella precedente consiliatura. Peggio: nonostante avessero approvato una norma che prevedeva la società unica su gomma nel 2012, poi non la realizzarono. All’epoca prevalsero la difesa degli sgabelli, oggi vincono le riforme. Abbiamo diritto anche nei confronti del governo nazionale e dell’Europa a parlare di futuro sul trasporto pubblico locale. Con questa legge faremo nascere una grande società che può contare su oltre 30 milioni di capitale sociale, più di 130 milioni di fatturato, 1.300 dipendenti e la capacità di affrontare le prossime gare con maggiore determinazione”.
Il sottosegretario descrive i prossimi passi: “Fatta la fusione, si procederà a trasferire alla società commerciale Sangritana spa le attività commerciali che l’Europa e il governo impongono come esterne alle attività di trasporto pubblico locale. Avvieremo una grande fase di investimenti partendo dal patrimonio di progettazione che in questi anni ha sviluppato la Sangritana, perché oggi ferro significa modernità e non poteva rimanere fuori dalla società unica, pena la sua marginalità ed insignificanza. Oggi abbiamo il diritto all’ambizione sapendo che ci sono grandi problemi di fronte, a partire dal taglio dei trasferimenti sul trasporto pubblico locale alle gare, passando per l’applicazione dei costi standard. Il 15 dicembre – conclude D’Alessandro – il Presidente D’Alfonso potrà procedere al primo passo con la sottoscrizione dell’aumento del capitale sociale di Arpa e da lì a qualche settimana procederemo con la fusione”.
Critiche, però, arrivano dal centrodestra, che si è astenuto dalla votazione.
“Vogliamo innanzitutto precisare che quello sulla fusione delle 3 società di trasporto pubblico locale è un percorso che non ha certo iniziato il centrosinistra ma aveva preso avvio con la Giunta Chiodi. Il Governo precedente di centrodestra infatti aveva affrontato concretamente una serie di importanti questioni come ad esempio l’accordo sindacale che fissa l’applicazione, tra l’altro, dei contratti collettivi senza maggiori oneri di bilancio”.
Così Consiglieri di Forza Italia Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e Emiliano Iampieri a proposito dei lavori odierni in Consiglio regionale. “Su questa riforma del Governo D’Alfonso – sottolineano i Consiglieri – restano ancora molti e seri dubbi con il sottosegretario D’Alessandro che ha risposto solo a 6 dei 10 quesiti (sic !!!) che abbiamo posto nel corso della nostra conferenza stampa, nelle Commissioni e durante i lavori di Consiglio, peraltro rimane ancora sconosciuta la possibilità di mantenere invariati i contributi sostitutivi erogati che per Arpa sono 2 euro a km, 4 euro per Gtm e ben 8 euro per Sangritana.
Sono tanti gli aspetti che vanno affrontati con la massima attenzione e che bisogna chiarire per evitare che questo passaggio epocale per la nostra regione non finisca per partorire un gigante con i piedi di argilla. Per questo è necessario guardare al futuro con le giuste attenzioni e per questo bisogna saper essere lungimiranti, anche perché il 2016 è alle porte e con esso le gare per gli ambiti dove ci si confronta con i colossi Francesi o Olandesi e sopratutto con costi standard che ad oggi difficilmente si riesce a rispettare.
Per questo, con grande senso di responsabilità, abbiamo permesso che il progetto venisse approvato ma fissando un percorso di trasparenza e certezze negli atti amministrativi successivi, in primis con un emendamento presentato da Febbo, necessario per porre alcuni paletti e chiarire punti fondamentali come il progetto che sarà sottoposto ai 3 Cda e successivamente con il preventivo monitoraggio delle varie fasi aziendali, a cominciare dall’esame del piano industriale. Il percorso che noi abbiamo iniziato e tracciato e che il centrosinistra vuole portare a compimento, anche con il nostro prezioso contributo, deve essere trasparente e lineare in modo da poter dare risposte concrete e serie a 1.600 famiglie. Quella portata all’approvazione in aula è solo una riformetta con tanti dubbi”.