L’Aquila. Ha ricevuto la Medaglia Aprutium tra le lacrime l’on. Marco Pannella oggi a L’Aquila per ritirare la speciale onorificenza concessa dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale, sentito il parere della conferenza dei capigruppo. Il fondatore del partito radicale, nato a Teramo e già consigliere regionale nel corso della quinta legislatura, non ha potuto trattenere l’emozione dopo gli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, del presidente della Regione Luciano D’Alfonso e del presidente del Consiglio Giuseppe Di Pangrazio.
Presente alla seduta solenne della massima assise abruzzese anche la segretaria del partito radicale, Rita Bernardini. Oltre alla Medaglia Aprutium a Pannella è stata consegnata, alle 16.17, anche una targa con la motivazione: “A Giacinto Pannella detto Marco per aver onorato la terra d’Abruzzo con la sua infaticabile attività politica in difesa di tutti i cittadini”.
Istituita nel 2000, la Medaglia Aprutium e’ stata assegnata, tra gli altri, a Sergio Marchionne, Remo Gaspari, Bruno Vespa, Angelo Sabatini, Maurizio Scelli, Nino Di Paolo, Giulio Borrelli, il prefetto Francesco Paolo Tronca e Gianni Letta. La Medaglia Aprutium e’ una onorificenza assegnata a personalità che hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale dell’Abruzzo.
“Da cittadino abruzzese – ha detto Pannella nel corso del suo intervento – oggi mi avete profondamente commosso, perchè i vostri discorsi hanno attribuito a me o alla mia attività politica, quello che sperate e desiderate creare. Vi devo ringraziare profondamente – ha aggiunto – perchè nei vostri interventi avete espresso quello che mi riconoscevate, facendolo vostro. Vostro al di là dei corsi e ricorsi della storia. Io sono una bestia di questi Abruzzi, di questa nostra storia, che vive ancora tutto come un annuncio e non come ricordo. Vi faccio solo un invito: continuate a essere voi stessi”.
La Medaglia Aprutium è stata assegnata a Pannella soprattutto per il suo impegno nella tante battaglie civili che ha portato avanti a partire dagli anni Sessanta. “Un combattente non violento e tollerante – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio – che ha compreso come la politica ha bisogno non solo di idee e di progetti, ma anche di visioni. Lui è un monumento della politica italiana, è il protagonista indiscusso delle battaglie civili del nostro Novecento, è un convinto difensore della nostra Costituzione, tanto che anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando di lui, ha detto ‘ben conosco il suo disinteressato rigore nell’esigere il rispetto degli adempimenti costituzionali'”.
Nel suo intervento Di Pangrazio ha ripercorso il legame tra Marco Pannella con Ignazio Silone e Benedetto Croce, la sua ammirazione per Papa Francesco e Benedetto XVI, la sua instancabile attività referendaria, che gli ha permesso di raccogliere oltre 50 milioni di firme. “Pannella non ha vinto sempre – ha aggiunto il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso – ma è un grande valore abbracciare battaglie che sono difficili da vincere. Pannella è tra i pochi abruzzesi che, una volta diventato grande, ha continuato sempre a coltivare un rapporto fruttuoso con la sua terra d’origine.
Questo riconoscimento era doveroso, perchè una grande Regione è fatta non solo di pil e progetti, ma anche di quegli esempi di vita che possono essere un simbolo per le nuove generazioni”. Dai banchi della minoranza sono intervenuti i consiglieri Leandro Bracco (M5S) e Giorgio D’Ignazio (Ncd). “Le sue battaglie – ha rimarcato Bracco – sono state condivise dalla maggioranza degli italiani e molte conquiste civili che questo Paese ha ottenuto, si devono alla sua caparbietà: dall’obiezione di coscienza alla moratoria sulla pena di morte, e sempre in difesa degli ultimi. Penso sia una coincidenza significativa che questo premio le venga consegnato alla vigilia dell’anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”.
D’Ignazio ha invece ricordato l’impegno politico di Marco Pannella al Comune di Teramo, proprio negli anni in cui il padre del consigliere era il sindaco della città. “Un politico con la p maiuscola – ha puntualizzato D’Ignazio – che è sempre rimasto legato a Teramo e alle grandi sfide che la città si è trovata ad affrontare nel corso degli anni”.
“Ho votato Movimento Cinque Stelle alle ultime elezioni, lo dichiarai alla stampa dopo le elezioni di Roma e nel Lazio, ma nessuno riportò le mie dichiarazioni sugli organi di stampa”. Con queste parole Marco Pannella durante la cerimonia di Premiazione Aprutinio tenutasi oggi durante il Consiglio Regionale Solenne, ha aperto il suo discorso di ringraziamento.
“Accogliamo con favore le dichiarazioni di Pannella -spiega la capogruppo del Movimento Cinque Stelle Sara Marcozzi – Un uomo che ha innegabilmente votato la sua vita alla difesa dei diritti di ognuno di noi” continua “Molte le battaglie importanti che il Movimento Cinque Stelle condivide, alcune invece non sono ugualmente condivisibili. Ma certamente un combattente dal quale prendiamo ad esempio forza e tenacia”