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Progetto “TransCare” e servizi privati di assistenza: il bilancio della Regione Abruzzo

Pescara. Invecchiamento della popolazione abruzzese, incremento dei bisogni di assistenza, riqualificazione della spesa sociale e incremento della richiesta di assistenza privata qualificata a domicilio. Sono stati alcuni dei temi affrontati nel corso dell’evento di riconsegna degli attestati di qualifica professionale conseguiti dalle 75 assistenti familiari formate nell’ambito del progetto “TransCare” che si è svolto, questa mattina, a Pescara, in Regione, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco. Occasione che è servita soprattutto per fare il punto sul sistema regionale dei servizi privati di assistenza alle persone grazie al contributo della responsabile del progetto, Felicia Zulli.

“I principi fondamentali di Trans Care che intende rispondere alla crescente richiesta di servizi qualificati provenienti dalle famiglie e dai cittadini bisognosi di assistenza privata a domicilio, – ha ricordato l’assessore Sclocco – sono quelli del futuro delle politiche sociali. Del resto, è un dato di fatto che la popolazione invecchi sempre di più e le politiche non possono che adeguarsi alle crescenti esigenze di queste particolari fasce demografiche. Bisogna prendere atto, inoltre, che la struttura familiare è cambiata ed insieme ad essa è cambiata tutta la società. Le risorse a disposizione, invece, – ha proseguito – sono sempre meno ed ecco che progetti come Trans Care che, oltretutto, ha avuto il merito di utilizzare una estesa rete di partner istituzionali, vanno sostenuti con forza anche per il positivo impatto occupazionale che possono generare”.

Nonostante tale progetto, rientrante nel Piano Operativo del F.S.E. Abruzzo 2007-2013, sia terminato a dicembre 2013, prosegue il lavoro di coordinamento e supporto agli operatori degli sportelli/punti di accesso del Servizio regionale di assistenza familiare presenti in numerose sedi istituzionali per dare risposte in termini di ricerca di assistenti qualificate alle famiglie abruzzesi che in termini di opportunità di lavoro. Attualmente, sono circa tremila gli assistenti familiari registrati nella banca dati mentre sono circa ottocento le famiglie iscritte ed inserite nella stessa.

La Banca dati è lo strumento accessibile a tutti gli operatori dei Punti di accesso ai servizi privati di cura, che consente di incrociare le offerte di lavoro di assistenti familiari e le richieste delle famiglie. Intanto, delle 320 domande pervenute da donne per frequentare il Corso con rilascio della qualifica di Assistente familiare, sono state ammesse 100 domande e 75 allieve hanno superato positivamente l’esame finale conseguendo la qualifica professionale. Infine, sulle 394 aspiranti assistenti familiari che hanno presentato domanda per accedere alla sperimentazione dei percorsi di orientamento e selezione, duecento donne sono state ammesse a sperimentare il percorso e 151 hanno iniziato effettivamente la sperimentazione da cui potrà derivare una certificazione delle competenze e la possibilità di accesso alla Banca dati dei servizi privati di assistenza familiare.