Tre obiettivi per rilanciare le aree interne dell’Abruzzo

areeinternecastilentiCastilenti. Per l’Abruzzo sono quattro le aree interne inserite all’interno del Programma nazionale di riforma deliberato dal Consiglio dei Ministri in data 8 aprile 2014 , e facenti parte dell’Accordo di partenariato 2014-2020, trasmesso dall’ Italia all’Unione europea lo scorso dicembre. Le aree Val Fino – Vestina; Basso Sangro-Trigno, Valle del Giovenco e Valle Roveto, Gran Sasso-Valle Subequana saranno oggetto di una strategia regionale che perseguirà tre obiettivi: tutela del territorio e sicurezza degli abitanti; promozione della diversità culturale e del policentrismo; rilancio dello sviluppo.

Dai dati statistici elaborati dal Ministero risulta che oltre il 70 per cento del territorio abruzzese è area interna, con una incidenza maggiore nella provincia di Chieti caratterizzata da aree interne per oltre l’87 per cento del territorio totale. Dei 305 comuni 216 ricadono in aree interne e 99 sui 216 vengono definiti periferici e ultraperiferici.

Nel pomeriggio di oggi nell’ex convento dei Frati minori a Castilenti, il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha incontrato i 19 sindaci dell’area Val Fino-Vestina, rappresentativa di 26.345 abitanti, dando avvio al primo dei quattro incontri informativi che toccheranno tutte le circoscrizioni come classificate dal Ministero. Dal 1971 al 2001 (fonte Istat) la popolazione nel comprensorio Val Fino-Vestina si è ridotta di oltre il oltre il 30 per cento; gli over 65 risultano essere aumentati negli ultimi 40 anni del 52,11 per cento. Le località individuate dalla cosiddetta strategia Barca “eleva le zone dell’Abruzzo sapendo che tutto l’Abruzzo può essere aggregabile, e dove l’elemento fondamentale è procedere insieme con questa parte del territorio”.

Il presidente D’Alfonso ha aspramente criticato la storia “isolazionista” della nostra regione ed ha auspicato la nascita di una “storia aggregativa”: “Ogni volta non riguarda tutti ma riguarda quelle zone di territorio che vogliano aggregare, siano esse aree di crisi, aree interne, aree forti. Quello che non va bene è la logica che immagina un rubinetto che dà qualcosa a tutti e così noi ci ritroviamo una regione grigia, con problemi di dotazione”. Il Presidente, che ha ricordato la dotazione finanziaria dell’Abruzzo, nei sette anni, pari a circa due miliardi di euro, ha indicato la necessità di attuare una programmazione che utilizzi i fondi rispetto alla necessità di dotare l’Abruzzo delle opportune infrastrutture, e che siano capaci di costruire fatti nuovi, “dove per fatto nuovo – ha detto D’Alfonso – si deve intendere la nascita di nuove imprese per le quali già domani azzereremo i tempi burocratici per liberare le potenzialità”. All’incontro ha partecipato anche il presidente della commissione consiliare Europa, Luciano Monticelli.

“Dobbiamo mettere in rete le Aree Interne attraverso una progettualità comune ed efficace al fine di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree”. Ha affermato Monticelli, intervenendo all’incontro con i 19 sindaci dell’area Val Fino-Vestina, che si è tenuto nel convento dei Frati minori di Castilenti, a cui hanno partecipato tra gli altri il Presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e il Consigliere regionale Alberto Balducci. “Abbiamo promosso questo incontro con i 19 sindaci dell’Area Val Fino-Vestina perché vogliamo mettere le basi a una progettazione comunitaria efficace sul territorio – ha proseguito Monticelli – nonché attivare tutti gli strumenti a nostra disposizione per reperire risorse economiche e potenziare, quindi, lo sviluppo dell’Area Val Fiono-Vestina. Nelle prossime settimane – conclude Monticelli – avvieremo altri incontri come quello di oggi nelle altre aree interne facenti parte dell’accordo di partenariato europeo”.

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