Vacca si sta occupando della questione seguendo piu’ strade, dopo aver ricevuto delle segnalazioni su due scuole abruzzesi operanti tra la provincia di Pescara e Francavilla al Mare.
Questa mattina, in conferenza stampa, Vacca ha annunciato di avere presentato “una proposta di legge in materia, numerosi emendamenti e interrogazioni, alle quali il ministro Giannini ha risposto in maniera assolutamente insufficiente sia a parole che con i fatti. Oltretutto, ha commentato Vacca, il Piano della scuola di Renzi non contiene alcun accenno sul fenomeno”. Una interrogazione, in particolare, riguarda proprio “il caso abruzzese” ed e’ finalizzata a chiedere l’intervento del ministro “tramite l’Ufficio scolastico regionale, per avviare i controlli, facendo emergere e mitigando gli eventuali abusi perpetrati ai danni dei docenti nella realta’ scolastica abruzzese anche revocando, quando necessario, la parita’”.
Il deputato del M5S ha anche lanciato un appello “a tutti i docenti, studenti e famiglie che hanno vissuto situazioni al limite del lecito nelle scuole paritarie di secondo grado a denunciare eventuali irregolarit'” segnalandole tramite internet, anche in forma anonima, attraverso il suo sito (www.gianlucavacca.it). Le segnalazioni saranno consegnate, sempre in forma anomima, all’Ufficio scolastico regionale, alla Procura della Repubblica e all’Ispettorato del lavoro. Tra le “irregolarita’” denunciate da Vacca ci sono “la falsa frequenza da parte degli alunni agli esami farsa e lo sfruttamento dei docenti, che ricevono solo il versamento dei contributi previdenziali previsti per legge. I controlli da parte degli Uffici scolastici regionali, poi, sono blandi o inesistenti, anche per mancanza di ispettori”.