“Nulla contro la Perdonanza Celestiniana o l’organizzazione di convegni, ma credo che la lotta all’abusivismo negli alloggi delle Ater della nostra regione, e in particolare in quella di Pescara, sia forse una priorità più stringente e che interessa di più i cittadini abruzzesi”. Lo sostiene il consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari, che promette una dura opposizione alla variazione di bilancio che domani sarà discussa in Aula.
“In questa variazione – commenta Pettinari – che è stata inserita come emendamento intruso nel progetto di legge di riorganizzazione delle strutture amministrative della Regione, viene cancellato il contributo di 100mila euro alle Ater. Quei fondi sono stati utilizzati in questi anni per sfrattare dagli appartamenti di proprieta’ degli enti gli inquilini abusivi, che li avevano occupati ricorrendo alla violenza e ai soprusi, turbando la pace sociale in quartieri spesso già ‘difficili’, e la tranquillita’ dei tanti cittadini onesti che abitano in quei palazzi. In alcuni casi si trattava di veri e propri criminali, che in spregio alla legge, si erano impossessati degli alloggi”. L’esponente del M5S contesta lo stanziamento di fondi per la Perdonanza (80mila euro) e quello per l’organizzazione di convegni (400mila euro).
“La lotta all’abusivismo è una emergenza della nostra regione – aggiunge – ricordo che solo nella città di Pescara nei quartieri a rischio Rancitelli e Fontanelle con questi fondi negli anni scorsi sono state sfrattate circa 40 famiglie. Famiglie che oltre ad occupare abusivamente alloggi popolari sono composte da pluripregiudicati che quotidianamente rendono impossibile la vita dei quartieri e condizionano gravemente la pace sociale. Voglio solo ricordare che in via Caduti per Servizio a Pescara, dove si sono realizzate le più imponenti operazioni di sfratto degli occupanti abusivi pregiudicati, cittadini onesti organizzati in associazioni locali hanno rischiato la vita e subito numerosi atti intimidatori da chi si ostinava a delinquere all’interno degli alloggi di proprieta’ dell’Ater”. E il consigliere lancia anche un invito al presidente della Regione Luciano D’Alfonso. “Lui e’ stato sindaco di Pescara – conclude – e dovrebbe dunque conoscere queste realtà. Non voglio e non posso credere che voglia, con questa variazione di bilancio, cancellare la possibilita’ per tanti cittadini di riappropriarsi della propria serenita’. Ricordo, infine, che l’Ater di Pescara ha anche presentato un progetto alla Regione per procedere con nuovi sfratti utilizzando queste risorse. Progetto che oggi rischia di rimanere solo sulla carta”.
“Come avevo previsto, la politica degli annunci è finita ed ora restano da pagare le cambiali elettorali. Sembrava ieri che il presidente D’Alfonso nelle piazze gridava alla ‘Regione facile e veloce’, che avrebbe realizzato una struttura amministrativa efficiente ed affidabile con una riduzione del numero delle posizioni dirigenziali. Ma poi, come accade generalmente in politica i programmi restano sono belle parole della campagna elettorale” Lo afferma Gianni Chiodi, consigliere regionale di Forza Italia, in riferimento alla legge di riforma della macchina amministrativa regionale che sarà discussa in aula domani e gia’ si annuncia battaglia da parte delle opposizioni.
“Sembrava ieri – prosegue Chiodi – che l’assessore Paolucci, quando era segretario del Pd affermava che il numero dei dirigenti regionali andava limitato all’essenziale per farne dei veri e propri manager, che era necessario eliminare quella zona grigia di contatto fra la politica e i dirigenti e mi diceva che avevo proposto solo spot e annunci. Ora invece – continua Chiodi – mi sembra che la riforma della macchina amministrativa che andremo a discutere domani in Consiglio regionale è stata preparata dai suoi uffici, sotto la sua supervisione, e si parla di dirigenti aumentati, promozioni di dipendenti senza concorso e commissari realizzatori con poteri illimitati nominati dalla stessa politica”. “Ma lo sconcerto maggiore – prosegue Chiodi – mi arriva dal silenzio dei sindacati, della Cgil Funzione pubblica in primis, che mi ha attaccato più volte in questi anni ritenendo assolutamente necessario snellire il numero dei dirigenti regionali. Questo silenzio nei riguardi della nuova amministrazione che vuole addirittura aumentare i dirigenti in numero maggiore rispetto a quelli che ho trovato io, gli toglie ogni forma di credibilita’”. “In tutte le Regioni si taglia il numero dei dirigenti e gli stipendi – incalza Chiodi – la spending review colpisce tutti gli enti compresi i ministeri, il piano di Cottarelli prevede una riduzione del numero dei dirigenti pubblici, ma la ‘Regione facile e veloce’ di D’Alfonso presenta una legge di riforma della macchina amministrativa regionale che aumenta i dirigenti e permette promozioni ai dipendenti senza concorso”. “Ma il grottesco – conclude Chiodi – sono le dichiarazioni del presidente della Commissione Bilancio, Maurizio Di Nicola, che cerca di coprire tale sveltina parlando di errori di trascrizione, ma gli abruzzesi non vogliono tornare indietro, non vogliono più essere la Regione canaglia d’Italia e noi dell’opposizione difenderemo i risultati raggiunti finora”.