Lavanderie e tintorie: arriva in Abruzzo il responsabile tecnico

tintoriaPescara. Anche in lavanderia sarà necessario dotarsi di un “responsabile tecnico”. Lo ha deciso, con uno dei suoi ultimi atti, la Giunta regionale a guida Chiodi, che ha dettato le disposizioni relative ai requisiti formativi necessari per l’individuazione del “responsabile tecnico di tinto-lavanderie”.

Si tratta di una decisione sollecitata per anni dalla Cna Abruzzo, in considerazione del fatto che la legge nazionale che disciplina la materia è vecchia ormai di otto anni e che proprio nelle maglie della mancata attuazione di uno dei suoi aspetti più qualificanti ha finito per impigliarsi uno dei cardini della riforma più attesi da operatori e consumatori.

Il provvedimento della Giunta regionale prevede, dunque, l’istituzione di un percorso formativo specifico, con un “minimo” di 450 ore di corsi, per il rilascio della qualifica di “responsabile tecnico”.

Alla frequenza dei corsi, però, saranno tenute solo le nuove attività o quelle con meno di due anni di vita; le altre, di più antica istituzione, dovranno comunicare alle Camere di commercio i nomi dei rispettivi “responsabili tecnici”.

Le attività di formazione prevedono percorsi integrati di abilità e conoscenze, che spaziano attraverso il diritto commerciale, la chimica dei detersivi, l’etichettatura dei prodotti, la gestione aziendale e la conoscenza delle lingue. Unica area di esenzione della nuova disciplina, i self-service e le lavanderie a gettone.

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