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Movimento 5 Stelle Abruzzo su gestione rifiuti: ‘Chiodi getta la maschera’

Chieti. “Avevamo già da tempo svelato qual’era  la reale strategia della Regione Abruzzo in materia di rifiuti: finanziare i Tmb (Impianti di Trattamento Meccanico Biologico del rifiuto indifferenziato) in modo da disincentivare la raccolta differenziata; revisionare il Piano Regionale di Gestione in modo da introdurre definitivamente gli inceneritori”.

Così in una nota Sara Marcozzi, portavoce Movimento 5 Stelle Abruzzo, che aggiunge: “Ora tutto questo, scritto nero su bianco nella Delibera di Giunta regionale n. 923 del 9 dicembre 2013 e sul Protocollo di Intesa sottoscritto dalla Regione Abruzzo con il Consorzio Ecocarbon, che ha ad oggetto un ‘Progetto sperimentale per la produzione e l’utilizzo del Css (Combustibile Solido Secondario ndr)’, si arricchisce di un ulteriore tassello. Era stata la Giunta di centrosinistra di Del Turco ad aprire la strada alla produzione di combustibile da rifiuti e agli inceneritori grazie al Piano targato Caramanico. Ora la Giunta di centrodestra, mentre si chiude il sipario sulla sua scellerata gestione, porta a compimento l’opera alzando una cortina fumogena fatta di interpretazioni errate delle norme e/o l’uso e abuso strumentale delle stesse. E’ scritto nel protocollo di Intesa: ‘l’obiettivo perciò è quello di ridurre drasticamente i quantitativi di Ru avviati in discarica, incrementando parallelamente il recupero di materia ed energia al pari di quanto avviene nei Paesi europei; l’Austria, la Germania, l’Olanda e la Svezia, i paesi più virtuosi d’Europa, combinano infatti, elevati livelli di raccolta differenziata profondamente integrati ad alti tassi di recupero energetico. In particolare, secondo alcune valutazioni, il mix ottimale per una gestione sostenibile dei rifiuti corrisponde a circa un 50-60% di recupero di materia…ed un 40-50% di recupero energetico. In sostanza, in sede europea è confermato come la soluzione del problema non può essere la semplice raccolta differenziata’. Quindi il fine della Regione Abruzzo non è quello di rispettare gli obiettivi di legge europei (65% di raccolta differenziata entro il 2012) ma quello di inviare all’incenerimento il 40-50% dei rifiuti! Come? ‘Ecocarbon comprende potenziali impianti di produzione ed utilizzazione del Css e del Css-combustibile situati nella regione Abruzzo, che potrebbero operare in soccorso ed integrazione di quelli attualmente operanti nell’ambito del sistema pubblico di gestione dei Ru’. In realtà il più grande impianto di Tmb esistente e già operante in Abruzzo è privato ed appartiene alla Deco; impianto vorace largamente sottoutilizzato che necessita di grandi quantità di rifiuto indifferenziato da trattare!”.
“Il Css che si vuole produrre in maggiori quantità sarebbe bruciato, come scritto nel Protocollo, nei cementifici autorizzati – conclude Sara Marcozzi – in realtà il Protocollo di Intesa prevede un incremento nella produzione di Css e di Css-combustibile ma solo quest’ultimo può essere bruciato nei cementifici. Il CSS infatti è classificato come rifiuto speciale mentre il Css-combustibile cessa di essere qualificato come rifiuto a seguito di emissione della ‘dichiarazione di conformità’ a speciali parametri di qualità. Solo il Css-combustibile potrebbe bruciare nei cementifici. Il Css semplice andrebbe invece smaltito come rifiuto speciale. Chi rilascia la dichiarazione di conformità per il Css-combustibile? Il produttore stesso! Il Movimento 5 Stelle, che si candida a governare l’Abruzzo, comunica che tra le prime azioni che saranno compiute ci sarà l’annullamento di questo Protocollo di Intesa, l’eliminazione dei fondi Fas in favore degli impianti di Tmb e la riformulazione di un Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che privilegi e sostenga concretamente, la riduzione della quantità di rifiuti prodotti, la raccolta differenziata ed il riciclo”.