Scuola, nuovo contratto: per gli ex Lsu ‘è una vergogna’

“E’ una vergogna. Guadagnate sulla nostra pelle. Siamo arrivati alla fine. Vi dovreste vergognare solo a presentarcelo questo contratto”.

Sono alcune delle parole di disperazione degli ex Lsu (lavoratori socialmente utili) impegnati in appalti di pulizia e in servizi ausiliari nelle scuole abruzzesi, che in questo momento si trovano alla sede della Confcooperative di Pescara per la firma del contratto.

“Non vogliamo accettare le condizioni del contratto” ha detto Pierluigi Di Sante. “Si parla di una riduzione dello stipendio fino al 50 per cento e dell’orario di lavoro tra il 40 e il 60 per cento. Siamo disperati. E’ una cosa incredibile, ci stanno obbligando a firmare altrimenti dicono che siamo fuori. E’ un contratto anticostituzionale.

Ci sono persone che andranno a lavorare per due ore al giorno e percepiranno 180 euro al mese. Ci aspettavamo una proroga del governo, ma non c’è stata. Ora siamo qui ma non vogliamo firmare perchè questo contratto prevede condizioni al di sotto della soglia di povertà. Pretendono che accettiamo 300 euro al mese, è un colpo incredibile per le famiglie che hanno un solo reddito.

Avremmo voluto anche l’appoggio del consiglio regionale. Ci avevano garantito che sarebbe stato convocato un tavolo, ma sono già passati venti giorni. Il presidente Chiodi e tutte le istituzioni devono intervenire. Siamo cittadini italiani e abbiamo prestato un sevizio alla collettività. Non ci possono lasciare in questa condizione”.

 

Proteste anche nel Teramano

Anche in provincia di Teramo gli ex Lsu impiegati nei servizi di pulizia per le scuole hanno manifestato preoccupazione e protesta. Stamani, all’Istituto tecnico economico di Nereto, si e’ riunito il tavolo sindacale con diversi lavoratori presenti che pacificamente hanno espresso il proprio dissenso su un contratto (poi firmato dai lavoratori) che li fa lavorare in regime di proroga. “Lavoreremo per un ora al giorno, con uno stipendio che superera’ di poco 100 euro. In piu’ ci si chiede di pulire le aule bene in 60 minuti – racconta una ex Lsu di 63 anni, appena uscita dal tavolo sindacale brandendo il contratto. Sono stata in cassa integrazione e mobilita’ ed ecco cosa mi ritrovo. Sono una delle vittime della riforma Fornero. I lavoratori confidano nella presa di posizione del governo sugli appalti di pulizia delle scuole in scadenza domani il cui termine sara’ quasi certamente prorogato.

 

 

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