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Inchiesta Rimborsopoli, Carpineta: “un semplice errore in cinque anni”

Pescara. E’ andata bene. Ho chiarito di fronte ai pm la mia posizione. Se c’ e’ stato qualcosa e’ stato frutto di un unico errore in cinque anni. Si tratta di una ricevuta, frutto di un errore. Saranno i pm poi a giudicare”.

 

 

Lo ha detto ai cronisti l’assessore regionale al Personale e alle Parita’ di genere Federica Carpineta, al termine dell’interrogatorio, durato pochi minuti, nell’ambito dell’inchiesta su presunti indebiti rimborsi per viaggi istituzionali che vede indagati 25 politici della Regione, compresi il presidente della Giunta, Gianni Chiodi e quello del Consiglio, Nazario Pagano. Le accuse, a vario titolo, sono di peculato, truffa aggravata e falso ideologico. All’assessore vengono contestati 39 euro. Alla domanda dei giornalisti relativa all’assunzione nella sua segreteria della sorella della consigliera di parita’ Letizia Marinelli, non oggetto comunque di contestazione, ha risposto: non mi e’ stata catapultata nel mio ufficio nessuna persona. Ho inserito nella mia segretaria delle persone scelte da me personalmente, persone di fiducia, in quanto come assessore ho la possibilita’ di inserire persone a chiamata diretta.

La scelta – ha ribadito l’assessore Carpineta – e’ a chiamata diretta e personale, di tipo fiduciario, in quanto si tratta di una segreteria politica. Ho conosciuto questa persona durante la mia attivita’ istituzionale come assessore alle Politiche di genere e ho avuto modo di apprezzarne le capacita’, ma anche la passione per questo settore e quindi l’ho scelta”. Letizia Marinelli, consigliera di parita’ alla Regione Abruzzo, e’ la donna con la quale il presidente Gianni Chiodi ha condiviso una stanza d’albergo a Roma. Due mesi dopo alla donna fu conferito l’incarico da un’apposita commissione che la preferi’ ad altre ventidue candidate. Sempre stamane sono stati interrogati anche il consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico e il consigliere di Forza Italia Ricardo Chiavaroli.

Per quanto riguarda l’albergo a 5 stelle dove ha soggiornato in Canada, in occasione di un’iniziativa per la raccolta dei fondi per il terremoto, Caramanico ha detto che “e’ stato scelto dai nostri rappresentati in Canada d’accordo con l’ufficio di presidenza. Io facevo l’accompagnatore, sono stato nominato dall’ufficio di presidenza”. Relativamente alle consumazioni che gli vengono contestate di circa 11 euro e 68 euro, ha sostenuto che “la Regione Abruzzo non e’ stata tratta in inganno, ha liquidato solo la parte che doveva liquidare. Ho messo a disposizione gli scontrini”. E’ durato appena dieci minuti, poi, l’interrogatorio di Chiavaroli. “Abbiamo visionato – ha detto – esattamente i documenti relativi alla contestazione. Abbiamo chiarito e credo che nei prossimi giorni depositeremo una memoria ulteriore”. Pochi minuti, di fronte ai Pm Bellelli e Di Florio anche per l’interrogatorio del consigliere regionale dell’Idv Cesare D’Alessandro. Al politico sono contestate due trasferte: una al Vinitaly e una a Lecco. “In entrambi i casi – ha detto ai cronisti – ho presentato prove documentali del mio corretto comportamento. Sono tranquillo. Credo che i pm adesso valuteranno quello che ho depositato questa mattina”. Gli interrogatori proseguono.