Rc auto, i parlamentari abruzzesi si impegnano a non cambiare le norme

rc_autoPescara. Massimo impegno da parte dei parlamentari abruzzesi a non toccare le norme che regolano attualmente il settore Rc auto,ed in particolare il meccanismo del risarcimento in seguito a incidenti stradali. E’ quanto emerso dall’incontro, tenutsio ieri pomeriggio a Pescara nella sede regionale della Cna Abruzzo, organizzato dalle quattro principali sigle del mondo associativo dell’autoriparazione (Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato) con i deputati – assenti i senatori impegnati a Roma nella discussione della legge di Stabilità – Antonio Castricone del Pd, Gianni Melilla di Sel e Giulio Sottanelli di Scelta Civica.

In discussione, nell’incontro voluto dai quattro presidenti regionali del settore di Casartigiani (Fabrizio Costantini), Confartigianato (Piero Di Pillo), Cna (Attilio Petrini) e Claai (Umberto Paciocco), il rapporto tra le compagnie di assicurazioni e le carrozzerie, in materia di riparazione dei danni dei veicoli incidentati: rapporto sul quale pendono la risoluzione Yoram Gutgeld, che di fatto reintrodurrebbe dalla finestra il principio del risarcimento in forma specifica e un pacchetto di provvedimenti legislativi in materia assicurativa proposti dal sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari.

Le imprese di riparazione, soprattutto, temono il meccanismo del risarcimento in forma specifica, che in sostanza obbligherebbe i consumatori a rivolgersi a officine di fiducia delle compagnie assicurative, con un danno evidente per la libertà del mercato. Superando, dunque, il meccanismo di libera scelta che oggi regola il settore, permettendo al consumatore di optare per la scelta più gradita.

Dai tre parlamentari abruzzesi è arrivato sostegno alle ragioni degli autoriparatori, presenti in modo nutrito all’incontro pescarese. Secondo Sottanelli, “i cittadini hanno il pieno diritto di scelta, ma le officine devono giocare in contropiede offrendo servizi sempre migliori ai clienti”, mentre per Castricone “deve crescere la trasparenza dei processi che regolano l’intera filiera dell’autoriparazione” e a detta di Melilla “occorre comporre interessi diversi, tenendo conto dei pronunciamenti in materia della Corte Costituzionale e delle norme che attualmente regolano il Codice civile”.

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