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Convention Confindustria, Squinzi: ‘Accelerare la ricostruzione’ VIDEO

Pescara. “Questa situazione di stallo è un vero problema, dobbiamo ritrovare la crescita. Nel nostro paese sono due le parole chiave: famiglia e lavoro”.

Sono queste alcune delle parole dell’intervento che Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha tenuto oggi a Pescara durante la settima convention di Confindustria Abruzzo che ha visto anche la partecipazione del ministro dello Sviluppo economico Fabio Zanonato.

Non sono intervneuti, invece, il ministro Maurizio Lupi e il segretario della Cgil Susanna Camusso, che hanno dato forfait all’appuntamento abruzzese. Squinzi ha commentato le stime diffuse dall’Ocse, facendo notare che “purtroppo lo sapevamo, il nostro centro studi lo dice da un po’ di tempo. Molto grave – per il presidente degli industriali – il dato sulla produzione industriale, negativo in Europa e ancora più drammatico in Italia”.

Nel suo intervento, Squinzi si è anche soffermato sulla ricostruzione post terremoto dell’Aquila. Del percorso di crescita da promuovere “deve assolutamente far parte – ha detto – anche il completamento della ricostruzione post terremoto, soprattutto nel riavvio e nel consolidamento delle attività economiche. E’ necessario imprimere una robusta accelerazione agli interventi di ricostruzione nel capoluogo, scrivendo la parola fine ai rimbalzi di responsabilità sulla carenza di risorse e sui tempi della ricostruzione. E’ fondamentale che agli interventi si continui a garantire la necessaria trasparenza e sorveglianza, senza tuttavia eccedere in sensazionalismi e annunci ad effetto, buoni solo a riempire qualche pagina di giornale”.

Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, invece, stimolato sulla questione tasse dalla relazione introduttiva del presidente regionale di Confindustria, Mauro Angelucci, ha rivendicato i meriti della sua amministrazione ricordando come l’Abruzzo sia stata “l’unica regione in Italia ad aver ridotto del 30 per cento le addizionali regionali anche alle imprese oltre che ai cittadini. Coì come siamo riusciti a ridurre il debito pubblico abruzzese del 25 per cento passando da 4 miliardi di euro a 3 miliardi. Inoltre, nel 2015, quando avremo finito di pagare le rate di mutuo collegate alle cartolarizzazioni della sanità, avremo a disposizione altre risorse importanti per rilanciare lo sviluppo”.

Il presidente della Regione si è poi soffermato sui dati relativi alla disoccupazione che, per la prima volta, in Abruzzo, sono stati migliori di quelli registrati dalle vicine Marche. “Il merito non è ascrivibile solo all’impegno della Giunta regionale – ha sottolineato Chiodi – ma certamente alcune azioni condotte nell’ambito delle politiche attive del lavoro e di quelle industriali hanno avuto il loro peso. Ma ci siamo mossi anche per ridurre i costi della politica – ha aggiunto – abbiamo eliminato il cosiddetto listino, ridotto il numero di consiglieri regionali portandolo da 45 a 31 e siamo anche stati la prima o la seconda regione ad aver eliminato i vitalizi. Alcuni ritardi permangono ma intanto, in sanità, l’Abruzzo può essere annoverato tra le quattro Regioni in grado di assicurare l’equilibrio economico. Tutto ciò, ovviamente, non significa che l’opera di risanamento si sia conclusa. Anzi, la strada da percorrere è ancora lunga – ha concluso – ma possiamo cominciare a lavorare per innalzare ulteriormente i livelli qualitativi. Una cosa è certa: se non avessimo avuto il Commissariamento, forse non saremmo riusciti a realizzare questo risanamento”.