In questo modo, ha chiarito il presidente Chiodi, “s’intende adottare le buone pratiche finora attuate dall’ufficio di presidenza della Giunta regionale nella gestione della 43” agli uffici dell’assessorato alla Promozione culturale e “proporre al Consiglio regionale una legge e un regolamento per uniformare tutto l’andamento della legge 43”.
“Si tratta di un passaggio necessario – ha spiegato il presidente della Regione – che testimonia la volontà dell’amministrazione regionale di essere quanto più possibile trasparente nella gestione di provvedimenti che erogano contributi e soprattutto la volontà di stabilire, a garanzia dei richiedenti, un criterio di equità e valutazione valido per tutti”.
La presidenza della Giunta regionale, che secondo quanto stabilisce la legge 43 gestisce una parte dei fondi inseriti nella legge stessa (gli altri due beneficiari sono l’assessorato alla Cultura e il Consiglio regionale), ha adottato un disciplinare piuttosto rigido e preciso già dal 2011 con risultati positivi. “Questo disciplinare – conclude Chiodi – ha garantito la necessaria trasparenza ma soprattutto ha uniformato i processi di valutazione all’interno di un criterio generale di meritocrazia e valenza dell’iniziativa culturale”.