Lo rileva un’indagine Istat, che in realtà parla di una tendenza alla diminuzione iniziata già a partire dal 1972.
Più precisamente, per il 2012 è stata registrata una flessione del 4,2 per cento (4.061 i matrimoni celebrati) rispetto ai 4.883 del 2008. L’età media del primo matrimonio è di 33 anni per gli uomini e 31 per le donne.
A livello territoriale, per provincia di residenza della sposa, sono stati celebrati 1.111 matrimoni a Chieti, di cui 759 religiosi e 352 civili (31,7%), 997 a Pescara (635, 362, 36,3%), 888 all’Aquila (604, 284, 39,2%) e 859 a Teramo (604, 255, 29,7%). La media dei matrimoni civili nelle province italiane è pari al 38,2%.
Per quanto riguarda lo stato civile degli sposi, nell’11% dei casi i matrimoni sono tra divorziati e nubili (5,7% in Italia), nel 5,7% tra divorziate e celibi (4,6%), nel 7,5% tra divorziati e divorziate (3,6%), nello 0,3% tra divorziati e vedove (0,2%), nello 0,7% tra divorziate e vedovi (0,5%). Nell’88,4% dei casi (85,2% in Italia) gli sposi sono entrambi italiani, mentre nell’11,5% dei casi c’è almeno uno straniero (14,8%). Nell’8,1% (7,9% in Italia) lo sposo è italiano e la sposa è straniera e solo nell’1,9% dei casi (2,1%) la donna è italiana e l’uomo straniero. La maggior parte dei matrimoni, 2.794, pari al 68,8% (68,9% in Italia), avviene con separazione dei beni, mentre la parte restante, cioè 1.267 matrimoni, con comunione dei beni.