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Emergenza cinghiali, Febbo torna a sollecitare le province per i danni

Pescara. “La Direzione Politiche Agricole conosce molto bene il problema che riguarda la proliferazione degli animali selvatici e soprattutto della crescente presenza di cinghiali anche in aree densamente popolate”.

È quanto rassicura l’assessore regionale con delega alla Caccia, Mauro Febbo, che risponde in questo modo alle preoccupazioni degli agricoltori della Valle Peligna e della Marsica.

Il politico ricordo quanto disposto dall’articolo 44 della Legge regionale 10/2004, che sostiene che le Province sono autorizzate al controllo degli animali e grazie al quale le amministrazioni provinciali sono tenute a redigere veri e propri piani di abbattimento per il controllo selettivo della fauna selvatica.

“In tal senso, la stessa mia Direzione – continua l’assessore – si adopera costantemente per apportare interventi decisivi e risolutivi per combattere la presenza di cinghiali che nella nostra regione causa ingenti i danni alle colture. Voglio ricordare che l’amministrazione regionale a gennaio avvierà il nuovo Piano faunistico venatorio regionale, nel quale saranno definite tutte le azioni da intraprendere per una corretta gestione della specie. Uno degli obiettivi principali del nuovo Piano faunistico sarà quello di puntare ad una gestione congiunta delle popolazioni dei cinghiali. In questa ottica sarà attivato un Tavolo tecnico tra tutti i soggetti interessati alla gestione, (Regione, Province e Parchi), unitamente ai tecnici incaricati, – aggiunge Febbo – con il coinvolgimento delle varie Associazioni di categoria, in particolare quelle degli agricoltori, affinchè si arrivi a soluzioni concrete che siano realmente condivise. L’obiettivo e’ arrivare ad una riduzione sensibile dei danni causati alle colture agricole, compatibile naturalmente anche con la conservazione della specie”.

La Regione, inoltre, sta lavorando anche ad un regolamento per una corretta gestione delle popolazioni di ungulati (Cervo, Capriolo e Cinghiale, dalle Marche in su tutte le regioni hanno un regolamento appropriato) con il quale ai attuerà una corretta gestione delle specie ai fini di un equilibrato rapporto fra esse e le realtà agrosilvopastorali oltre che con la restante fauna selvatica. L’assessore Febbo ricorda, inoltre, che “sono diverse le iniziative prese dall’Assessorato dal momento del suo insediamento, finalizzate ad una corretta gestione tecnico-scientifica della caccia. Iniziative che precedentemente non erano mai state attivate. Per quanto riguarda l’assegnazione dei fondi alle Province per il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica, nella proposta di bilancio per l’anno 2014, cercheremo di coprire la spesa dovuta per il ristoro fino all’anno 2012. Per gli anni futuri, purtroppo, non avendo fondi sufficienti in bilancio, in quanto dal 2013 la normativa regionale ècambiata, attraverso le prefetture solleciteremo le Province ad effettuare interventi di prevenzione mediante abbattimento dei cinghiali; una prima riunione e’ prevista per gennaio 2014. L’assessore Febbo, infine, informa Confagricoltura che il rimborso ad ettaro per i proprietari dei terreni non e’ dovuto in quanto la L.R. 10/04 specifica chiaramente che i fondi non possono essere distribuiti a pioggia ma solo “per finanziamenti o il concorso nel finanziamento di progetti di valorizzazione del territorio predisposti dalla Provincia o dal comitato do gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia“.