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Canoni idroelettrici, Sel: ‘Nostra legge secondo direttive Ue’

Pescara. Gare mai espletate per la mancata approvazione da parte del governo nazionale dei requisiti organizzativi e finanziari delle società partecipanti. È quanto sarebbe accaduto in Regione Abruzzo secondo il consigliere regionale di Sel Franco Caramanico in riferimento al disegno di legge approvato recentemente dal Consiglio regionale per la disciplina transitoria delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico in scadenza, che, in base alla normativa europea, possono essere concesse solo attraverso una gara ad evidenza pubblica.

Gare che dunque, in barba a quanto stabilito dalla direttiva della Comunità europea fin dal 1996, non ci sarebbero mai state, determinando in questo modo l’avvio di un procedimento di infrazione e, nel contempo, una situazione di gravi ritardi e di notevoli perdite in termini di entrate.

“In base alle norme sul federalismo – spiega meglio Caramanico – sono state trasferite alle Regioni le responsabilità su tale materia e, in particolare, la competenza all’organizzazione e allo svolgimento delle gare per assicurare le condizioni migliori per i cittadini. La legge approvata, da noi presentata il 15 ottobre del 2012, mira a dare attuazione alle direttive europee, mediante le quali verranno stabilite e affidate le nuove concessioni sulla base di gare pubbliche. Inoltre, grazie ad essa saranno assicurate alle casse della Regione nuove entrate per circa 5 milioni di euro l’anno. Si tratta di un disegno di legge elaborato con la partecipazione e la collaborazione attiva da parte degli uffici del Consiglio e della Giunta, che hanno consentito di approvare un testo all’unanimità e ottemperando a una normativa particolarmente complessa”. La legge prevede l’istituzione di ‘canoni aggiuntivi’, vale a dire ‘misure di compensazione territoriale, canoni di affitto da versare fino all’espletamento delle gare’. Quanto alla destinazione di tali risorse, finora non e’ stato indicato alcun obiettivo specifico che verrà deciso in fase di approvazione della Finanziaria 2014 e del bilancio 2014. “Il nostro auspicio – ha concluso l’esponente di Sel – è che i 5 milioni possano essere utilizzati, in questo momento cosi difficile, per dare risposte in termini occupazionali, o pagando gli stipendi ai quei lavoratori che ormai da circa un anno sono senza stipendio, per le piccole e medie imprese in difficoltà per il settore sociale”.