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Chiodi e la ‘politica degli sprechi’: Carlo Costantini all’attacco

“L’opinione pubblica regionale e nazionale ha posto l’attenzione, negli ultimi anni, sui costi della politica, le indennità, i compensi dei consigli di amministrazione e tutte quelle spese spropositate, soprattutto in un periodo in cui tutti, cittadini ed imprese, sono stati e continuano ad essere costretti a tirare la cinghia”.

È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Mov139, Carlo Costantini, secondo cui, “peggio ancora dei costi della politica, sono gli sprechi della politica”. “Aver tolto dalla circolazione un direttore generale o un amministratore, attraverso la soppressione di enti come l’Arssa, l’Aptr o Abruzzo Lavoro, senza reinquadrare i 300 lavoratori circa provenienti dagli enti disciolti, costituisce uno spreco della politica che da solo vale il costo di decine di Consigli di Amministrazione” commenta ancora il consigliere. “Magari un costo che non si vede, che non appare, ma che pesa sul bilancio della Regione e, più in generale, sull’efficienza del sistema economico regionale molto più di quanto pesasse prima il costo di tre Amministratori . Se Gianni Chiodi, al posto della Regione, avesse amministrato l’azienda di un cliente del suo studio di Commercialista, mai avrebbe consentito che fossero pagati 300 stipendi al mese, senza che tutti i lavoratori, dal primo all’ultimo, fossero posti nella condizione di rendere al massimo delle loro potenzialità. Ma la gestione della Regione, per Chiodi, non deve essere economica, efficace ed efficiente, come la gestione di una azienda privata, anche perché le perdite della Regione non le paga un cliente del suo studio; le pagano i contribuenti abruzzesi, che anche per questo si accingono ormai a rimandarlo a casa. Ora, quando da Bruxelles ci diranno di nuovo che la produttività del lavoro in Italia è la più bassa di tutta l’Eurozona, peggio anche della Spagna e della Grecia, gli diremo di rivolgersi direttamente a Chiodi. Perché un’azienda, al pari di un qualsiasi organismo pubblico, funziona in tutte le sue componenti solo se chi la governa decide (o è capace) di metterla nelle condizioni di funzionare. E Chiodi, in questi 5 anni, o ha deciso di non farlo; o non ne è stato capace”.