“Si tratta di una legge di portata storica – ha affermato Mauro Di Dalmazio – poichè ridisegna l’organizzazione regionale dei rifiuti con l’intento di determinare una riduzione della frammentarietà nelle gestione del settore e al tempo stesso si pone l’obiettivo di eliminare inefficienze, inerzie ed inadempimenti che, nel tempo, hanno comportato un sensibile aumento dei costi per i cittadini”.
L’ATO Abruzzo viene, infatti, istituito per superare l’attuale assetto dei servizi organizzati nella regione per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani comprendente ben tredici comprensori intercomunali. “Nonostante la legge lo prevedesse – ha aggiunto Di Dalmazio – in Abruzzo non sono mai stati costituiti gli Ambiti Territoriali Ottimali e la conseguenza di questo stato di cose è stata una proliferazione di centri di intervento, circa 200 soggetti con assetti societari, oltretutto, estremamente variegati, che, anche a seguito della mancata realizzazione degli impianti, ha spesso determinato situazioni di grave inefficienza gestionale, aggravi tariffari sugli utenti, sprechi organizzativi e talvolta vere e proprie emergenze”.
In particolare, la legge prevede l’istituzione di una Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani denominata AGIR che svolge funzione di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio, la cui assemblea è costituita da tutti i Comuni della regione, da un consiglio direttivo, da un direttore generale e da un revisore dei conti, e la nomina di un Commissario regionale, scelto tra i dirigenti regionali, per l’avviso delle procedure di costituzione dell’AGIR che, tra l’altro, avrà il compito di promuovere l’unitarietà delle gestioni esistenti.
Inoltre, la Regione ha previsto che l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, avviene secondo ambiti o bacini territoriali ottimali definiti da un Piano d’Ambito che sarà approvato dall’AGIR. “La puntuale applicazione di questa legge che prevede un ruolo centrale dei Comuni – ha ripreso Di Dalmazio – e il celere utilizzo degli oltre 40 milioni di euro programmati per differenziata, riciclo e impianti, consentirà di raggiungere l’obiettivo di un ciclo dei rifiuti in linea le migliori esperienze europee. Adesso, però – ha sottolineato l’assessore – dobbiamo sollecitare i soggetti attuatori per la concreta attuazione delle legge e dei programmi al fine di realizzare politiche ambientali sostenibili e moderne, in grado di realizzare economie di gestione nell’interesse dei cittadini che chiedono servizi efficienti e tariffe eque. Obiettivi raggiungibili – ha concluso – con uno sforzo comune da parte di tutti i soggetti coinvolti a cui chiedo la massima collaborazione e disponibilità”.
Il commento del presidente Gianni Chiodi.
“Per diverso tempo in Abruzzo molti hanno ritenuto che la crisi legata alla gestione dei rifiuti potesse farci sprofondare in una situazione disperata come quella che si vive quotidianamente a Napoli. Ma questo, fortunatamente, non è mai accaduto e non è accaduto principalmente perché l’assessore competente e il dirigente del settore hanno saputo operare con capacità e determinazione affrontando con lungimiranza la riforma del sistema e guardando ben oltre le situazioni contingenti. Una legge importantissima in un settore estremamente sensibile come quello della gestione dei rifiuti poichè il servizio, sia in termini di costi che di eventuali inefficienze, è uno di quelli maggiormente percepiti dai cittadini. Il percorso per arrivare alla sua approvazione è stato piuttosto articolato anche a causa delle resistenze che sono state frapposte da chi ha fatto di tutto per scaricare altrove disservizi e inefficienze”.