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Bilancio regionale: il Consiglio approva una variazione da 17 milioni di euro

Ammonta a 17 milioni di euro la variazione di bilancio, proposta dall’assessore Carlo Masci ed approvata, ieri, dal Consiglio regionale.

“Si tratta di una manovra finanziaria che, nonostante la crisi -trova nella Regione un punto di riferimento importante ed in grado di dare risposte concrete ad alcuni settori chiave come la cultura, gli operatori del mare, la ricerca e la formazione per circa 8 milioni di euro” ha commentato Masci. “Un work in progress equilibrato che ci ha consentito di risolvere, con il buon senso e senza fare un euro di debito tutte le problematiche che si sono via via presentate. In particolare abbiamo ridato ossigeno a categorie in affanno come la marineria di Pescara (404 mila euro) ed agli operatori commerciali del porto del capoluogo adriatico (ulteriori 200 mila euro rispetto ai 100 gia’ inseriti in Finanziaria). Siamo, inoltre, riusciti a trovare fondi per le Istituzioni e le associazioni culturali presenti sul territorio che lamentavano scarsità di risorse per un ammontare di circa 3 milioni 400 mila euro ed abbiamo anche istituito, seconda Regione in Italia dopo l’Emilia Romagna, il fondo unico per i trasporti (132 milioni di fondi statali oltre ad una cinquantina di milioni di risorse regionali)”. Ma c’e’ un’altra operazione finanziaria che l’assessore Masci rivendica con orgoglio. “Mi riferisco alla sostituzione del mutuo da 200 milioni di euro, acceso nel 2010 presso il Governo, attraverso un’anticipazione di cassa che sarebbe servita per coprire i debiti del 2004, 2005 e 2006, con un nuovo mutuo da 174 milioni di euro e con un tasso di interesse pari alla metà di quello accordatoci tre anni fa. Questo consentirà alla Regione di risparmiare, in 30 anni, più di 100 milioni di euro. L’assessore al Bilancio ha ricordato, infine, come “questa variazione abbia anche consentito di rispondere alle esigenze del personale di alcuni centri di ricerca di rilievo come il Cotir ed il Crab e di enti di formazione come il Ciapi o di realtà importanti per la zootecnia come l’ARA, l’associazione regionale degli allevatori.