È quanto afferma Cna Abruzzo, secondo cui, “se da una parte va salutata come un fatto positivo, insieme alla disponibilità delle imprese ad assumere in un momento di crisi, la possibilità – offerta dal bando – di dare lavoro a oltre 850 persone, dall’altra tuttavia va considerato che si tratta di assunzioni concentrate in appena 75 aziende”.
Come sostiene la confederazione artigiana, leggendo la graduatoria si scopre, infatti, che il grosso delle risorse disponibili (8 milioni di euro) si concentra in appena una dozzina di richieste, in grado da sole di assorbire oltre 7 milioni di euro, ovvero quasi il 90% del totale. “Per lasciare così – denuncia la Cna – le briciole alle altre aziende ammesse a contributo e proprio nulla alle altre 1.168 domande, presentate in larghissima misura da micro e piccole aziende abruzzesi, che avrebbero generato circa 2mila nuove assunzioni”.
A questo punto, sempre secondo la Cna, sarebbe fondamentale, da parte dell’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, “individuare nuove risorse finanziarie da destinare a un nuovo bando. Risorse in grado di soddisfare una importante disponibilità delle imprese ad assumere nuovo personale; ciò, in considerazione del fatto che, in un momento di crisi che colpisce soprattutto il mondo della micro-impresa, avere a disposizione fondi in tempo reale rappresenta un’occasione unica”.