Arit Tortoreto: perchè la giunta ancora non provvede alle assunzioni?

arit_tortoretoTortoreto. Una interrogazione per conoscere le ragioni per le quali la giunta regionale non abbia ancora provveduto all’approvazione della programmazione triennale dei fabbisogni del personale Arit.

Pianificazione, questa, che consentirebbe all’agenzia regionale per l’informatica di assumere nuovo personale e di assicurare la propria capacità operativa al territorio e alle imprese abruzzesi. La richiesta è stata avanzata da Marinella Sclocco, consigliere regionale del Pd, che ricostruisce nel dettaglio quella che è stata la storia recente dell’Arit, che ha la sua sede operativa a Tortoreto.Fino all’anno 2008 l’Arit disponeva di una sola unità di personale a tempo indeterminato e ciò, oltre  ad una verifica ispettiva contabile del 2006 che lamentava l’anomalia dell’utilizzo di personale precario, ha indotto l’allora dirigenza ad avviare un percorso di strutturazione dell’Agenzia che contemplava l’assunzione degli ex dipendenti di Abruzzo Informatica e l’avvio delle procedure di stabilizzazione e concorsuali.Tali procedure furono ultimate nel dicembre del 2008 e sono state sottoposte al vaglio della magistratura penale e contabile su esposto senza alcun esito.  Nel 2009 la Regione Abruzzo ha approvato la Legge Regionale che prevede il necessario parere favorevole della Giunta regionale per la programmazione dei fabbisogni di personale dell’Arit.“La Regione Abruzzo ha continuato ad affidare ad Arit interventi senza prevedere somme da destinare alle  risorse umane e imputando, quindi” – sottolinea la Sclocco – “all’Agenzia stessa la responsabilità di un utilizzo problematico di personale con contratto a tempo determinato che dovrebbe, di norma, essere assunto per specifici progetti e non per tutte le occorrenze, per le quali la forma tipica è il contratto a tempo indeterminato”.L’Arit con una nota del 20 dicembre 2012 ha trasmesso alla Regione Abruzzo la programmazione triennale del fabbisogno di personale secondo quanto previsto dall’art. 26 della L.R. 6/2009 e fino ad oggi la Regione non ha ancora deciso nulla in merito.

 

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