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No agli inceneritori in Abruzzo: la posizione del Movimento5Stelle

I gruppi locali del Movimento5Stelle della circoscrizione di Teramo condannano fermamente la scelta del presidente della Regione Gianni Chiodi e dell’assessore all’Ambiente Mauro Di Dalmazio di costruire inceneritori in Abruzzo.

 

 

“L’altro ieri li chiamavano termovalorizzatori, ieri valorizzazione energetica, oggi centrali a biomasse” commentano in una nota. “Sempre di inceneritori parliamo, ovverosia di impianti che godono ingiustamente di una pioggia di incentivi pubblici che travasano dalle tasche di noi cittadini in quelle della solita congrega di s.r.l., spesso farcita di teste di legno. Il nostro fermo no agli inceneritori scaturisce dagli innumerevoli studi medico-scientifici che ne hanno sancito la pericolosità per la salute umana, accertando che le diossine e le nano particelle emesse dalle ciminiere aumentano le patologie tumorali e cancerose nella popolazione circostante. Siamo contro perché il bilancio energetico di tali impianti è passivo, cioè è più l’energia consumata di quella prodotta e perché il 30% delle ceneri tossiche residue abbisognano di nuove discariche speciali. Siamo contro perché il rifiuto per noi rappresenta una risorsa, una materia prima/seconda da riciclare e da riutilizzare con vantaggi per tutti. Chiodi e la sua giunta con gli inceneritori trasformeranno l’ Abruzzo nella pattumiera d’Italia, noi dei gruppi M5S invece vogliamo un Abruzzo D.O.P., a denominazione di origine protetta. L’unica valorizzazione può essere perpetrata con una molteplicità di si, incardinati su quelle che sono le caratteristiche peculiari ed irripetibili della nostra regione. Quindi si a progetti eco-sostenibili che salvaguardano l’ambiente, si alle vere energie rinnovabili, si allo sfruttamento delle qualità paesaggistiche, si al progetto virtuoso verso rifiuti zero che elimina definitivamente il ricorso a discariche e inceneritori, si alla rinascita dell’agricoltura, si alla riscoperta e al sostegno delle aziende viticole, si al rilancio del turismo e del settore enogastronomico, si alla promozione della nostra arte e dei nostri mestieri, si ad una pesca sostenibile. In pratica, una nuova economia in Abruzzo è possibile senza ferire ulteriormente l’ambiente. Vogliamo che i nostri figli continuino a vivere qui, nel cuore verde d’Italia, e lavoreremo affinché i cittadini diventino partecipi nelle decisioni cruciali ed i veri protagonisti dello sviluppo della nostra terra. Al de profundis del territorio abruzzese e del suo tessuto economico ad opera degli inceneritori noi del Movimento5Stelle rispondiamo con la vera valorizzazione dell’Abruzzo”.